Con microbi, funghi e batteri verso la rivoluzione agricola

Categoria: Ambiente

Gli scienziati studiano il legame tra microorganismi nel suolo e raccolti: in molti casi determinano resistenza alla siccità e produzioni più abbondanti.

ALESSANDRO PILO 13/03/2018 www.lastampa.it

Sempre più studi medico-scientifici dimostrano che l’ecosistema batterico che risiede nel nostro intestino ha un enorme impatto sul nostro benessere fisico e mentale. Ma ricercatori e agronomi stanno scoprendo una stretta interazione tra le piante e i microorganismi nel terreno. Vari studi hanno già accertato che quando dei funghi colonizzano le radici della pianta, una simbiosi mutuamente benefica nota come micorriza, i vantaggi potrebbero essere notevoli anche per noi umani.

«Per millenni abbiamo selezionato nelle piante i caratteri più desiderabili per l’uomo; perché non fare altrettanto con i microorganismi nel suolo?», afferma Ian Sanders, docente di ecologia dell’università di Losanna specializzato nella simbiosi micorrizica. In uno dei suoi primi esperimenti, dopo aver inoculato delle varietà selezionate di funghi nelle radici di piante di riso, Sanders riscontrò una crescita quintuplicata.

Il ricercatore ha successivamente sperimentato il potenziale delle micorrize fuori dal laboratorio. Insieme all’agronoma colombiana Alia Rodriguez ha scelto due regioni della Colombia, differenti per clima e suolo, e due diverse qualità di cassava, un tubero noto anche come yucca o manioca. «Abbiamo inzuppato gli steli di cassava in un gel contenente colture di funghi selezionate, con risultati sorprendenti. C’è stato un aumento del raccolto del 20%, mentre in un campo si è ottenuto un raccolto notevole riducendo del 50% la quantità di fertilizzante chimico applicata normalmente», commenta lo scienziato.