Olanda, la sinistra vuole limitare interventi chirurgici per over 70

Categoria: Ambiente

La volontà del paziente di continuare a vivere e combattere le malattie in Olanda potrebbe non avere più un valore determinante, ma diventerebbe fondamentale l'opinione di un geriatra e le sue previsioni sulle "aspettative della qualità della vita dell'anziano"

Matteo Orlando - 25/03/2019 –www.ilgiornale.it

In Olanda continua a crescere la mentalità eutanasica e un partito di sinistra, la Groenlinks (la Sinistra Verde) vuole adesso limitare la possibilità degli interventi chirurgici per i pazienti di età superiore ai 70 anni, consentendo ai geriatri ospedalieri di decidere se operare o meno e continuare a fornire cure.

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Corinne Ellemeet, esponente di questo partito di orientamento eco-socialista (fondato nel 1991 dalla fusione del Partito Comunista ‘Nederland’, del Partito Socialista Pacifista, dei Radicali e dell’Evangelische Volkspartij) ha presentato la sua proposta nella camera bassa olandese.

In particolare, come riporta Lifesitenews, Ellemeet ha insistito sul fatto che la sua proposta, promossa come iniziativa per dare agli anziani "la migliore assistenza possibile", non nascerebbe per "risparmiare denaro", ma per evitare "overtreatment", perché le operazioni non sono sempre vantaggiose e possono anche mettere in difficoltà il paziente.

In realtà la logica della sua proposta si baserebbe sul rapporto costo-efficacia. Ha sottolineato che il 70% dei pazienti negli ospedali olandesi ha più di 70 anni, il che suggerisce che non dovrebbero ricevere lo stesso trattamento dei pazienti più giovani. "Un processo di screening dovrebbe essere messo in atto quando si sta prendendo in considerazione un trattamento avanzato e costoso", ha detto la Ellemeet, comprese le operazioni cardiache, il trattamento del cancro, la dialisi renale e simili.

"La questione centrale è questa: cosa stiamo facendo al paziente? Ospedalizzazione, anestesia, dolore e un diluvio di droghe. La ricerca dimostra che il trattamento eccessivo dei pazienti anziani è ancora un evento quotidiano", ha denunciato la Ellemeet. In altri termini, la volontà del paziente di continuare a vivere e combattere in Olanda non avrà più un valore determinante, ma sarà fondamentale l'opinione di un geriatra e le sue previsioni sulle aspettative della qualità della vita del paziente.

La Ellemeet ha immediatamente ricevuto l’appoggio della presidente dell'associazione di geriatria clinica dell'Olanda, la dotteressa Hanna Willem (secondo la quale fermare i trattamenti equivarrebbe a "aggiungere qualità alla vita del paziente") mentre ha suscitato critiche sia nei Paesi Bassi che nel vicino Belgio, in particolare sulla stampa.

Il quotidiano di lingua francese Le Soir ha pubblicato una serie di articoli citando uno studio del centro federale per l'assistenza sanitaria (KCE) sull'accettazione pubblica dei risparmi dell'assistenza sanitaria in Belgio. Secondo il giornale emerge che i fiamminghi di lingua olandese sono i più propensi ad approvare il rifiuto di cure costose agli anziani rispetto ai francofoni valloni. La divisione potrebbe avere qualcosa a che fare con il fatto che l'eutanasia è più frequente nelle Fiandre che in Vallonia.

Le Soir ha commentato: "Possiamo indovinare dove ciò porterà: avremo presto assistenza medica a due livelli, con da un lato i pazienti che dovrebbero accontentarsi della sicurezza sociale e dall'altro quelli che sono abbastanza ricchi da pagarsi per farmaci non rimborsati o operazioni costose".

Le Soir ha aggiunto che nei Paesi Bassi confinanti, i pazienti con più di 75 anni non ricevono più impianti di pacemaker a causa della loro età. Questa non è in realtà una regola generale, ma è vero che un certo numero di operazioni - compresa la sostituzione dell'anca dopo una frattura e il posizionamento di stimolatori cardiaci - vengono eseguite solo dopo una valutazione delle condizioni generali del paziente, aspettativa di vita, demenza esistente, e così via. In tale società, dove l'eutanasia è ampiamente considerata accettabile, questo può essere visto come un modo per gestire l'aumento dei costi dell'assistenza sanitaria per una popolazione generale in rapida avanzata.

Anche la stampa di sinistra è sembrata scioccata dalla notizia arrivata dall'Olanda. Il quotidiano parigino di sinistra Libération ha scritto che "se lo studio è corretto più di un belga su tre dovrebbe essere o è stato preparato a ridurre le cure per gli anziani per risparmiare denaro".