Sul clima una prospettiva da aggiornare. Parla Franco Prodi

Categoria: Ambiente

-2-Non solo Mps. Come rotolano le banche

RUGGIERO MONTENEGRO 01.11. 2021 ilfoglio.it

1-“L’aumento delle temperature non è in discussione. Ma prima di tutto bisogna pensare che il cambiamento è connaturato al clima", ci dice il fisico. Se non si tiene conto di questi fattori "la Cop26 non è utile”

Contro il catastrofismo. "Ecco perché sul clima l'Onu sbaglia". Parla Franco Prodi

"Il cambiamento climatico richiede adattamento, non panico”. L’assunto, piuttosto controcorrente per i tempi che corrono, arriva dal Wall Street Journal: è il titolo di un articolo che spiega come, sebbene adattarsi non elimini del tutto i costi del riscaldamento globale, ne riduca in buona parte gli effetti. Una conclusione a cui il Wsj arriva prendendo in esame alcuni studi allarmanti, dove si presuppone che le persone, e le comunità nazionali, non facciano nulla per cambiare atteggiamenti e risposte rispetto al problema climatico. L’analisi si inserisce in un filone più ampio, una serie di contenuti che la testata americana ha pubblicato nelle ultime settimane in vista della Cop26. Articoli sul cui merito si può certamente discutere, essere più o meno d’accordo, o rinnegare del tutto, ma che hanno il merito di porre al centro della discussione alcuni temi decisivi quando si parla di climate change, di soluzioni, di transizioni ecologica e di strumenti o azioni per metterla in pratica. Tutti temi e finalità sacrosante, ma che hanno pure ingenti costi, economici e sociali, da cui non si può scappare. Questioni che talvolta finiscono in secondo piano, ma che restano imprescindibili se si vuole affrontare con serietà, e senza demagogia quella che da molti è considerata la sfida di questo secolo…

-2-Non solo Mps. Come rotolano le banche

STEFANO CINGOLANI 01 NOV 2021 ilfoglio.it

    

Una storia di rovine lunga più di un secolo. Ma il rapporto con la politica resta ancora incestuoso e tempestoso

Uno schiaffo così Mario Draghi non se l’aspettava. E’ vero che ha seguito la trattativa tra Unicredit e Mps dietro il velo del ministero dell’Economia, lasciando lavorare l’intendenza, ma adesso tocca a lui piatire da Bruxelles un ennesimo rinvio. E c’è il suo profilo appuntito e il suo sguardo pungente dietro l’ammissione che la vendita per ora è impossibile: il capo azienda, Andrea Orcel, un banchiere d’affari super pagato, ha detto di no al governatore della Banca d’Italia che aveva guidato, sia pur dall’esterno, il riassetto del sistema bancario italiano con i ricchi matrimoni del 2007, e soprattutto al salvatore dell’euro. Uno smacco, non c’è che dire, più che un incidente di percorso.