L’esibizionismo è un gioco, irresistibile…

Categoria: Ambiente

Napoletana trascendente con più di un tocco di incuranza, felicità fisica e goliardia

 01/04/2015        Nina Mele  senonoraquando  Il Giornale

Foto Pasquale Di Blasio

Napoletana trascendente con più di un tocco di incuranza, felicità fisica e goliardia. Marika Esposito, 25 anni, è stata la stella sexy di riviste come GQ. Ha posato (più o meno, ma generalmente più, nuda) in tutt’Europa, e non sta mai ferma: “Sono una zingara, a casa ci torno solo per dormire” racconta a ilgiornaleoff.it. “La mia migliore amica è il trolley rosa che mi accompagna da ben sei anni, cioè da quando ho iniziato la mia carriera di modella. E spero di arrivare a Los Angeles. Qualcuno mi definisce, in modo un po’ maligno, una bambolona in stile Pamela Anderson: va bene, prendo in parola i miei critici e vado in America. Punto a Los Angeles. Col mio trolley”.

Punti di forza di questa bellezza solare? Il lettore potrà farsi un’idea guardando la gallery, ma lei, Marika non ha dubbi: “Il mio sedere è un mito, ma i miei veri punti di forza sono gli occhi e la bocca”. Anche se potrebbe venire in mente anche altro. Comunque la simpatica e spiritosa fotomodella di origine partenopea non ha reticenze: “Io sono esibizionista. Non credo alle colleghe che dicono il contrario. Non prendiamoci in giro. Mi mostro volentieri: se posso “sfruttare” (tra molte virgolette, intendiamoci) il mio corpo finché son bella e finché son giovane ben venga”.

E Marika sì, col suo corpo ci lavora. Ma ci gioca anche. “L’anno scorso, dato che ho perso una scommessa, sono andata a Roma a fare un car wash in bikini ridottissimo. Sono stata ripresa e sono finita su internet ovunque”.

“Mentre lavavo la macchina, passò una coppia. Li ho visti cominciare a litigare, la moglie (o la fidanzata) rimproverava compagno dandogli del “morto di f….”. A me, comunque, scappava da ridere e basta”.

E sul capitolo inciampi di una fotomodella di nudo Marika ne racconta qualcuna, nel classico filone del fotografo che si dimostra un po’ troppo interessato ai lati extraprofessionali della ragazza in posa: “Una volta mi contatta un fotografo per un workshop, alla fine mi dice ti do 3000 euro se mi prendi a calci. Mi sono quasi pentita di non averlo fatto. Poi ci sono i fotografi che sudano durante gli shooting. Li vedi tremare, non riescono a stringere i cavalletti perché gli scivolano le mani. Ma perché non cambiano mestiere?”

Lei, Marika, dal canto suo, le idee le ha chiare. Vuole continuare a viaggiare, continuare a sedurre gli spettatori. Continuare l’avventura, zingaresca e picaresca.