Cosmetici, l'Ue stoppa i prodotti chimici Usa. "Più tutele per i consumatori"

Categoria: Ambiente

In Europa nei cosmetici è vietato usare 1328 sostanze considerate rischiose, negli Usa solo 11. Dopo l'allarme delle associazioni la Commissione Ue cancella dal Ttip il riconoscimento reciproco dei prodotti. Un passo per la maggiore tutela dei consumatori

Mercoledì, 22 aprile 2015 - 11:12:00 Affari Italiani

La Commissione Europea ha apportato delle modifiche all'ultima versione della propria posizione sui cosmetici in relazione alla negoziazione sul Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip) con gli Stati Uniti. In contrasto con il documento pubblicato dall'esecutivo Ue nel maggio 2014, la nuova versione non contiene più riferimenti al riconoscimento reciproco di sostanze vietate e autorizzate nel campo dei cosmetici.

Ora la Commissione Ue chiede una "collaborazione nello stabilire dei metodi scientifici precisi di valutazione degli standard di sicurezza". In pratica i controlli sui prodotti chimici contenuti nei cosmetici si faranno più stringenti di quanto previsto inizialmente. I Consumatori europei hanno accolto positivamente il cambiamento di rotta ricordando che se si fosse consentito il riconoscimento reciproco si sarebbero portate in Europa sostanze chimiche vietate nei cosmetici, con il conseguente rischio di abbassare gli standard di sicurezza Ue.

Tra quelle contenute nei cosmetici, infatti, l'Ue considera rischiose per la salute 1328 sostanze, tutte vietate. Gli Stati Uniti invece vieta solamente 11 sostanze e neppure in tutti gli Stati. Insomma, Europa e Usa sono distanti anni luce sul tema. Le regole americane hanno le maglie molto più larghe di quelle europee. L'iniziativa della Commissione europea di ritirare il riconoscimento reciproco delle sostanze cosmetiche vietate è un passo importante che va verso la maggiore tutela dei consumatori europei.

"Molti critici hanno sostenuto che la trasparenza sarebbe stata un male per i negoziati Ttip. Questo ultimo sviluppo è invece la prova che è vero il contrario", ha affermato il direttore generale dell'Ufficio europeo delle unioni dei consumatori (Beuc) Monique Goyens. "Una maggiore trasparenza nei negoziati Ttip è un vantaggio per tutti".