Stupefacenti liberi o no?

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3.6.2011L'uso dei stupefacenti ha avuto fasi varie nei comportamenti e giudizi della società verso chi li usava e non.  Si è passati dal "non parliamone a scuola per non destare curiosità e quindi usarli"; alla ideologia che il loro consumo nei giovani significava "la non accettazione e quindi rivolta verso un mondo da cambiare" e da qui lo scontro fra una borghesia benpensante e una sinistra "rivoluzionaria"; poi è arrivata la famiglia che produceva disadattati. Comunque sempre problemi sociali da colpire con leggi detentive, problema criminale quindi,  per arrivare all'oggi con il documento pubblicato dalla Global Commissionon Drug Policy che dice "la guerra globale alla droga è fallita" e diventa un problema sanitario. Si perchè il consumo è aumentato a livello mondiale, considerato il tempo dal 1998 al 2008, del 34,5% per gli oppiacei, del 27% per la cocaina e 8,5 marijuana e vari  a vari livelli dalla casalinga al professionista. Quindi sdoganare la droga è il nuovo suggerimento. In un dibattito organizzato il 31 luglio 2010 dalla Piccola Comunità di Conegliano,  il Direttore Servizi Sociali ULSS 7 , Marisa Durante, affermava che l'età di consumo delle droghe si sta abbasssando, arrivando all'età dei ragazzi delle medie prime. Non ho una mia idea da esporre su questi problemi, per affrontare questa guerra, ma certamente sarebbe il caso che se ne parlasse per trovare soluzioni, comportamenti adatti con la stessa enfasi usata per le classi elementari da chiudere e non. Altrimenti si guarda il colore del gatto e non al topo.

Walter Cadorin