Italiani favorevoli alle unioni civili tra gay, ma divisi sulle nozze

Categoria: Cultura

Sondaggio Piepoli-La Stampa: solo uno su quattro per l’adozione. Poco più di un italiano su due (il 51%) è a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso

27/05/2015 MARCO BRESOLIN La Stampa

Unioni civili «sì», matrimoni «ni», adozioni «no». Cosa succederebbe se anche gli italiani, come gli irlandesi, fossero chiamati ad esprimersi sulle unioni gay con un referendum? Il quadro che emerge da un sondaggio Piepoli per La Stampa lascia intravedere un riformismo moderato nella nostra società: due italiani su tre (67%) ritengono giusto modificare la legislazione vigente - il nostro Paese, privo di una legge sul tema, è ormai isolato in Europa -, ma solo uno su due (51%) vorrebbe seguire Paesi come Irlanda, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Olanda, Svezia, Norvegia, Islanda, Danimarca, Gran Bretagna, Lussemburgo e Finlandia, dove i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono legali.

 Gli italiani preferiscono seguire il modello austro-tedesco, che vieta i matrimoni ma consente solo le unioni civili (anche se Berlino ora vuole fare un passo avanti). Che poi è il sistema previsto dal ddl del Pd che sarà esaminato dal Senato (e su cui Ncd è pronto a dare battaglia).

L’età e il sesso 

In generale, guardando le risposte degli italiani in base al genere, si nota come le donne siano più aperte rispetto agli uomini sul tema. Stesso discorso per i giovani: la percentuale di favorevoli a matrimoni gay e adozioni cala con l’aumentare della fascia d’età. Piccola eccezione per le unioni civili, chieste dal 66% degli over 55 e dal 65% di chi è nella fascia 35-54 anni. 

La religione 

Altra variabile, ovviamente decisiva, è l’orientamento religioso. Inutile dire che i cattolici praticanti sono contro l’adozione (solo il 17% è favorevole) e il matrimonio (il 56% dice no), ma la maggioranza di chi prega e va regolarmente a messa (il 57%) accetterebbe le unioni civili.

L’orientamento politico 

E poi c’è la politica. Le percentuali più basse di favorevoli si trovano tra gli elettori di centrodestra. Le più alte, dipende. L’elettorato M5S è quello che chiede con più insistenza un referendum sul tema (69% contro una media italiana del 57%) e la legalizzazione dei matrimoni (60%), mentre quello di centrosinistra è il più favorevole a unioni civili (74%) e adozioni (30% contro il 29% dei grillini).

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