«No gender siamo un milione» Ma è polemica. La manifestazione in piazza San Giovanni. Non solo cattolici, anche un imam sul palco

Categoria: Cultura

e il messaggio del rabbino capo. Dal Pd: «Gli organizzatori giocano sulla paura». Il sottosegretario Scalfarotto: «Bizzarra manifestazione anti diritti ma il Governo è deciso»

(Ansa)

di Redazione Roma Online Corriere della Sera 20.06.2015

La piazza è stracolma già prima dell’inizio della manifestazione e la vicina stazione metro di San Giovanni continua a far uscire gente che si avvia al Family Day “Difendiamo i nostri figli», è lo slogan della manifestazione nazionale organizzata in piazza San Giovanni, «per riaffermare il diritto di mamma e papà a educare i figli e fermare la colonizzazione ideologica della teoria Gender nelle scuole e nel Parlamento e bloccare sul nascere il ddl Cirinnà che consentirebbe in prospettiva adozione e utero in affitto per le coppie dello stesso sesso», spiegano i promotori del Comitato «difendiamo i nostri figli». «Potevamo scegliere altri luoghi a Roma - aggiunge il portavoce del comitato Massimo Gandolfini - ma la nostra sfida era di riempire piazza San Giovanni con centinaia di migliaia di famiglie da ogni parte d’Italia, per proteggere l’innocenza dei bambini e il loro diritto ad avere un padre e una madre e per ribadire la più netta contrarietà ad ogni tentativo di cambiare la nostra bella Costituzione, equiparando le convivenze omosessuali al matrimonio». Sono un centinaio i parlamentari che hanno aderito: non ci sono aree riservate per loro, che si sono mescolati alla folla. Il motivo della scelta, tengono a sottolineare gli organizzatori, è la «volontà di ribadire la natura apartitica e apolitica della manifestazione. Non c’è però il ministro Alfano che pure aveva partecipato in passato ad altri Family Day.

«Siamo un milione»

«Siamo un milione», dicono dal palco gli organizzatori. Tante le realtà e associazioni in piazza, tra cui i neocatecumenali, il neonato gruppo dei «parlamentari della famiglia», le «Sentinelle in piedi», gli Evangelici, il «Movimento per la vita», la «Manif pour tous». «Ogni minaccia alla famiglia è una minaccia alla società, difendete le vostre famiglie», «Giù le mani dai nostri figli», «Dio maschio e femmine li creò», si legge negli striscioni. In piazza manifestanti da tutte le regioni d’Italia.

L’imam : gender cattivo per l’umanità

Anche l’imam della moschea di Centocelle sale sul palco di San Giovanni per dire che il gender «è pericoloso, cattivo per l’umanità. Con la vostra forza possiamo sconfiggerlo - dice tra gli applausi - Siamo qui tutti insieme, musulmani e cristiani, per difendere la famiglia». Così l’Imam responsabile della Moschea di Centocelle, dal palco del Family Day che si sta svolgendo a Roma. «Anche la comunità islamica - ha spiegato l’Imam - è contro questo progetto pericoloso per l’esistenza dell’umanità che vuole inquinare i cervelli dei nostri figli». E il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni ha inviato un messaggio. Durante la manifestazione sono state fatte ascoltare alcune parole pronunciate dal Pontefice il 14 giugno scorso. Il Papa parlava, tra l’altro, di «colonizzazione ideologica, che avvelena le famiglie» e invitava i genitori a ricatechizzare le proprie famiglie. «Abbiamo bisogno di una vera rinascita morale e spirituale», diceva Papa Francesco.

Hanno preso la parola, tra gli altri, anche Vincenzo e Sara Aquino, genitori di 11 figli: hanno raccontato le difficoltà e le gioie incontrate nell’educare la loro numerosa prole e il ruolo della scuola. E’ l’Associazione di persone amici di persone omosessuali boccia la proposta di legge Cirinnà: «Non fa il bene delle persone omosessuali», dice in un messaggio letto dal palco di San Giovanni. «Il matrimonio gay è un non senso sul piano antropologico oltre che un’ingiustizia», aggiunge.

shadow carouselFamily day in piazza: slogan, striscioni e polemiche

 Scalfarotto: «Bizzarro manifestare contro i diritti»

«C’è a Roma una manifestazione contro i diritti civili, è una cosa più unica che rara che ci siano persone che manifestano contro i diritti di altre persone. Dobbiamo prendere atto che ci sono molte complessità ma il governo è molto deciso». Lo ha detto Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme e ai rapporti con il Parlamento, a margine dell’evento di apertura del Milano Pride oggi nel padiglione degli Stati Uniti, ad Expo.

Molto polemico sulla manifestazione anche Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia: «Una manifestazione inutile e odiosa, come tutte le manifestazioni d’odio; un festival dell’omofobia, triste e pietoso come tutte le manifestazioni a sfondo razzista, dove avranno voce i profani dell’odio verso la diversità sessuale e trionferà quel “familismo amorale” largamente responsabile dei guai del paese». Anche Micaela Campana responsabile Welfare e diritti del Pd e Alessia Rotta, responsabile Comunicazione del Pd che in una nota congiunta si dicono scettiche sull’utilizzo strumentale delle tematiche del ddl: «Il Piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità di genere, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e sensibilizzare gli studenti, i docenti ed i genitori sulle relative tematiche. Chi oggi utilizza queste parole per diffondere teorie inesistenti e giocare sui timori delle persone abusando della loro buona fede sta compiendo un’operazione scorretta». E aggiungono: «Si sta usando questo articolo della buona scuola - sottolineano - per gridare all’emergenza educativa quando esso è chiarissimo nella sua formulazione, solo per boicottare altri percorsi legislativi in atto come quello che prevede l’introduzione delle unioni civili in Italia. Si tratta di una metodologia - insistono - che boicotta un piano educativo volto al contrasto della violenza giovanile come il bullismo, alla prevenzione della violenza di genere compresa quella degli uomini sulle donne e a tutte le forme di razzismo e discriminazione».

Il Gay Center risponde via twitter al Family Day di oggi a Roma. Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center lancia sui social l’hastag #FamilyGay. «Per noi ogni giorno è #FamilyGay. Twitta anche tu il tuo amore per i tuoi diritti e per la tua famiglia». «La manifestazione di sabato - dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center - è un salto nella preistoria dei diritti civili. In più c’è da chiedersi se Alfano ed Ncd sono al Governo o già in campagna elettorale per intercettare un voto d’opinione anti gay che comunque nel Paese è largamente minoritario. Le famiglie gay sono una realtà a prescindere da chi vuole cancellarle. Come sono una realtà i giovani che dalle scuole ai social network cercano risposte alla cultura della discriminazione e dell’omofobia. #FamilyGay è la nostra risposta». « Teoria del gender, educazione sessuale a scuola, famiglie omogenitoriali: spaventa ciò che non si conosce. Ma la famiglia è ovunque ci sia amore». Così Sinistra Ecologia Libertà ha lanciato in queste ore sul web e sui social una campagna con cartoline #chiconoscenonhapaura, con la quale si propone di smascherare le «falsità di chi ha organizzato oggi il Family day a Roma».

 Assolutamente a favore della manifestazione è invece Dorina Bianchi di Alleanza Popolare: «La famiglia è ciò che accomuna ognuno di noi. Le polemiche e le contrapposizioni non distolgano l’attenzione dalla sua funzione: un atto d’amore e un punto di riferimento per i figli».

Quagliarello: Governo rimanga fuori da queste contese

«Il governo rimanga fuori da queste contese». A dirlo è il coordinatore dell’Ncd, Gaetano Quagliariello, nel corso del Family Day appena iniziato a piazza San Giovanni. «La mia partecipazione è a titolo personale - aggiunge - come quella di tanti dell’Ncd. Non si tratta di mettere il cappello su questa iniziativa: questi sono i nostri principi». A chi gli fa notare che il ministro Alfano ha scelto di non partecipare all’evento, risponde: «E’ stato più rispettoso di altri membri del governo che sono intervenuti a gamba tesa. Il governo ne stia fuori». E poi twitta: «Siamo un milione, dopo il diluvio, una piazza San Giovanni meravigliosa e piena di sole! La forza della natura!».

«No a modello alternativo»

«L’entusiastica e gioiosa partecipazione di oggi alla giornata della famiglia è la risposta pacifica e civile al tentativo di naturare il nucleo fondamentale della societa’. Quel nucleo che costituisce il passato e il futuro di ogni convivenza. Il modello famiglia è soltanto uno e chiunque provi a sostituirlo e a minarlo dovra’ vedersela con milioni e milioni di uomini e donne decisi a difendere i diritti unici e non replicabili. E di cancellare senza averne diritto le differenze biologiche con cui uomini e donne si distinguono sin dal concepimento?». E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia - Alleanza nazionale Fabio Rampelli partecipando al Family day di oggi. E twitta il senatore di Area popolare Ncd-Udc, Maurizio Sacconi: «A piazza San Giovanni folla straordinaria nonostante il maltempo. Curioso stasera di verificare se i tg Rai ne daranno conto o si piegheranno al politicamente corretto».La piazza del Family day: «No gender siamo un milione» Ma è polemica

La manifestazione in piazza San Giovanni. Non solo cattolici, anche un imam sul palco e il messaggio del rabbino capo. Dal Pd: «Gli organizzatori giocano sulla paura». Il sottosegretario Scalfarotto: «Bizzarra manifestazione anti diritti ma il Governo è deciso»

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