Ok definitivo: la riforma della scuola è legge. Dai super-presidi alle assunzioni: tutte le novità. Proteste di Lega Nord e M5S

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Dopo dieci mesi di dibattiti, polemiche e modifiche, due esami alla Camera ed uno al Senato, Montecitorio ha dato il via libera alla Buona Scuola del governo Renzi con 277 si, 173 no e 4 astenuti

09/07/2015 FLAVIA AMABILE, La Stampa

Dopo dieci mesi di dibattiti, polemiche e modifiche, due esami alla Camera ed uno al Senato, Montecitorio ha dato il via libera alla Buona Scuola del governo Renzi con 277 si, 173 no e 4 astenuti. Sono 39, tra i quali Bersani e Cuperlo, i deputati Pd che non hanno partecipato al voto. Tra questi, secondo Alfredo D’Attorre, sono 24 gli esponenti della minoranza Pd. Non sono mancati, anche nelle battute finali della discussione, momenti di contestazione messi in atto soprattutto da Lega Nord e M5S. Ecco le novità che da settembre entreranno a far parte della vita di studenti, professori, presidi e genitori di tutt’Italia. 

LE NOVITÀ 

Assunzioni 

Confermate le oltre 100mila assunzioni ma a settembre entreranno nelle scuole solo i professori che andranno a coprire i posti disponibili e vacanti. Tutti gli altri verranno assunti nel corso dell’anno con decorrenza giuridica dal 1 settembre 2015, ma con decorrenza economica dall’effettiva presa di servizio. Per il prossimo anno scolastico varranno le vecchie regole. Dal 2016 le nomine nelle scuole avverranno per chiamata dei dirigenti. I docenti non verranno riconfermati nell’incarico solo se cambierà il piano dell’offerta formativa. In futuro si diventerà insegnanti di ruolo solo attraverso i concorsi che verranno banditi su base regionale. Secondo il governo ogni scuola potrà disporre di circa 6 insegnanti in più per potenziare le attività formative (per un totale di circa 50mila docenti distribuiti in 8500 istituti). In realtà - sottolinea Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda Insegnanti non ci sarà alcun potenziamento dell’organico, perché i posti coperti saranno soltanto quelli delle supplenze. Nel prossimo anno scolastico, comunque vada, avremo circa 60mila cattedre senza insegnanti di ruolo”.

Autonomia scolastica 

Entro il mese di ottobre che precede ogni triennio, i collegi dei docenti elaboreranno il Piano triennale dell’autonomia, sulla base degli indirizzi delineati dal dirigente scolastico. I presidi e i super-poteri I dirigenti avranno il potere di valutare i neo immessi in ruolo insieme con il Comitato di valutazione, di premiare i docenti migliori sulla base di criteri decisi sempre dal Comitato di valutazione. Dal 2016 sceglie i docenti da assumere dagli albi territoriali ma sulla base delle esigenze definite nel Piano triennale dell’offerta formativa. Nomina fino al 10 per cento di insegnanti come suoi collaboratori, riduce le classi troppo affollate (ma non è chiaro come effettua la redistribuzione) e assegna le supplenze agli insegnanti dell’organico dell’autonomia fino a 10 giorni. I presidi dovranno rispondere delle loro scelte, verranno a loro volta sottoposti a valutazione. 

Curriculum dello studente 

Durante gli ultimi tre anni delle superiori si possono introdurre materie opzionali per personalizzare il percorso scolastico degli studenti, con monte ore in aggiunta a quello previsto dall’ordinamento o sfruttando la quota di flessibilità oraria prevista dall’autonomia scolastica. 

Scuole aperte 

Durante le vacanze, le scuole possono dare in uso propri locali ad enti e onlus del terzo settore per attività ricreative, culturali e di formazione. I soggetti che utilizzano le scuole saranno responsabili della sicurezza.

Formazione dei prof 

Dal 2016, i docenti avranno la Carta dell’insegnante con cui potranno effettuare acquisti legati all’aggiornamento - abbonamenti a riviste, libri, spettacoli teatrali ed altro - per un ammontare massimo di 500 euro all’anno. Ci sarà però una vera e propria attività di formazione che viene resa obbligatoria, permanente e strutturale.  

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