L’ultima su Jack lo Squartatore: un cronista di nera, marito geloso

Vero obiettivo era la moglie, ex prostituta tornata sulla strada. I primi quattro delitti, un depistaggio

Jack lo Squartatore in una illustrazione pubblicata nel 1888 sulla Police Gazette

02/08/2015 ALESSANDRA RIZZO LONDRA,  La Stampa

Si dice che le prime 48 ore dopo un delitto siano cruciali per trovare l’assassino. Ma nel caso di Jack lo Squartatore, a più di un secolo di distanza decine di detective dilettanti continuano a seguire presunti indizi e piste più o meno attendibili per risolvere il mistero sull’identità del serial killer più famoso della storia. 

L’ultima teoria è che Jack the Ripper fosse in realtà un giornalista di cronaca nera che bazzicava i tribunali, conosceva le tecniche di polizia e abitava nella zona dell’East End dove, tra l’agosto e il novembre del 1888, si consumarono i cinque delitti di prostitute che terrorizzarono e affascinarono la Londra vittoriana. 

A sostenerlo è un chirurgo inglese di nome Wynne Weston-Davies, che ritiene di essere discendente di una delle vittime e ha pubblicato la sua storia a puntate, come ai tempi di Dickens, sul Daily Telegraph, in attesa dell’uscita del suo libro. 

Il nome dell’assassino sarebbe Francis Spurzheim Craig; nel 1888 l’uomo aveva 51 anni e abitava nel quartiere popolare di Whitechapel che fu teatro dei crimini. Ci sarebbe anche un disegno, potenzialmente l’unica immagine di Jack: raffigura un signore occhialuto, con lunghi basettoni, che segue un processo dai banchi del pubblico.

Come in tutti i crimini che si rispettino ci deve essere un movente. In questo caso, la vendetta di un marito offeso e respinto. «Il classico caso di amore che si trasforma in odio», ha scritto Weston-Davies sul Telegraph. Craig avrebbe ucciso le prime quattro prostitute per depistare la polizia dal vero obiettivo: sua moglie. Mary Jane Kelly e Craig si erano sposati nel 1885, ma dopo qualche mese la donna era tornata a fare la prostituta, provocando l’ira del marito, il divorzio, e il piano omicida. La donna fu trovata morta il 9 novembre sul letto della camera dover abitava, il corpo e il volto mutilati. Fu la quinta e ultima vittima di Jack.

Weston-Davies ha scoperto casualmente di essere un lontano discendente di Mary Jane Kelly, e adesso vuole riesumarne il corpo per avere la certezza attraverso test del Dna. A supporto della sua teoria, cita il fatto che Craig si uccise tagliandosi la gola, come faceva Jack lo Squartatore con le sue vittime, e che da giornalista fu in grado di creare interesse intorno all’idea del serial killer, inviando le famose lettere a un’agenzia di stampa e agli investigatori. 

Il mistero di Jack lo Squartatore ha affascinato i britannici dal primo momento, ma il colpevole non è mai stato trovato. Tra i sospettati eccellenti: il medico della regina John Williams, il principe Albert Victor, l’artista Walter Sickert, cui la scrittrice Patricia Cornwell ha dedicato un libro. Ultimo sospettato in ordine di tempo, un polacco malato di mente il cui Dna sarebbe stato trovato sullo scialle di una delle vittime.

Categoria Cultura

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