Fmi a Washington, Mario Draghi: "Successo della Grecia nelle mani di Tsipras"

Categoria: Economia

Il presidente della Bce a Washington: 'Senza senso puntare contro l'euro'. Lo Spiegel online: 'Aiuti di Mosca ad Atene come anticipo sul gas'. Il Cremlino smentisce

Redazione ANSA 18 aprile 2015 22:10

Padoan rassicura su debito: "Noi oasi di buone notizie"

"Puntare contro l'euro e' senza senso. Fatelo se volete''. Mario Draghi, con la nuova emergenza greca in corso e i timori di un'uscita di Atene dall'area euro, si sente di sottoscrivere ''parola per parola'' le sue dichiarazioni del 2012, quando disse che l'euro era irreversibile. Lo scenario da allora e' cambiato: l'area euro - afferma Draghi - sta sperimentando una ripresa che si rafforza e ''siamo meglio equipaggiati che nel 2012 e nel 2010'', potendo usare se necessario gli strumenti della Bce in un'eventuale crisi. Ma - avverte Draghi - la ripresa in atto non va compromessa: servono progressi sulla sostenibilita' di bilancio e riforme strutturali altrimenti i rischi macroeconomici, che sono calati, potrebbero tornare a salire. Sostenendo che sia prematuro speculare su un addio della Grecia all'area euro, Draghi - la cui conferenza stampa si e' svolta con misure di sicurezza rafforzate, con controlli alle borse e il divieto di liquidi - esorta Atene ad agire.

''C'è molto lavoro da fare, è urgente. Tutti vogliamo il successo della Grecia, e questo successo è nelle mani del governo greco''. Gli fa eco il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schauble: ''il governo greco deve decidere cosa vuole''. Deve presentare - mette in evidenza il ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan - un piano credibile ed efficace. ''L'interesse della Grecia e' rimettere l'economia su un sentiero di crescita. Ognuno deve fare le sue parte'' aggiunge Padoan, tranquillizzando su un potenziale impatto della crisi greca sull'Italia. ''In nessun modo. Questo problema non si pone''. Il governatore della Banca D'Italia, Ignazio Visco, ritiene ''sbagliato parlare di contagio. Si puo' parlare di tensioni sui mercati''. Preme per un accordo il segretario al Tesoro americano, Jack Lew, ammettendo che il lavoro da fare non e' facile ma deve essere fatto. Il tema Grecia domina nei corridoi e negli incontri del Fmi, anche se non e' oggetto di discussione formale ne' del G20 nell'Imfc. Mentre si rincorrono rumors - dall'allarme liquidita' all'accordo con la Russia per ricevere fondi - il ministro dell'economia greco, Yanis Varoufakis e' la 'star' del vertice, di sicuro il piu' ambito. Varoufakis ostenta sicurezza e si lascia andare a battute ironiche.

''Il futuro della Grecia? Brillante, prospero e radioso'' risponde sorridendo. A chi gli chiede cinque minuti del suo tempo dice: ''Cinque minuti di questi tempi sono un tesoro per ripagare parte del debito della Grecia''. Fiducioso e ottimista, Varoufakis sembra voler spazzare via le voci di fondi da Russia o Cina per superare la crisi: ''la Grecia e' un tema europeo e deve essere risolto, come ogni crisi di famiglia, nella famiglia europea''.

Grecia, fondi Mosca come anticipo gas,Cremlino nega  - Mentre l'Europa tiene il rubinetto ancora chiuso, la Grecia potrebbe ricevere liquidità da Mosca già la prossima settimana: Putin sarebbe pronto a versare ad Atene fino a cinque miliardi di euro come anticipo sull'accordo energetico stretto con Tsipras ad inizio aprile. Una somma che consentirebbe al Governo ellenico di fare a meno degli aiuti europei, soggetti a condizioni troppo dure per il neopremier, e di restare a galla almeno fino a giugno, quando l'attuale programma di aiuti Ue scadrà e occorrerà definirne uno nuovo, a nuove condizioni. La ricostruzione viene dal tedesco Spiegel online che cita fonti greche, ma il Cremlino smentisce, confermando solo l'esistenza dell'accordo già annunciato da Putin e Tsipras durante il loro incontro. In quell'occasione il premier greco aveva espresso interesse nella partecipazione al nuovo gasdotto 'Turkish stream', che porterà il gas dalla Russia all'Europa passando per Turchia e Grecia. Fonti greche parlano anche di un 'anticipo' russo basato sui profitti attesi, ma un portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando proprio quanto riportato da Der Spiegel, fa sapere che non si era parlato di alcun anticipo finanziario. "La Russia - precisa - non ha promesso assistenza finanziaria perché nessuno l'ha chiesta". Anche il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis è irritato dalle voci di un intervento russo: "Le questioni di famiglia si risolvono in famiglia", nell'area euro, ha risposto a chi gli chiedeva conto dell'ipotesi Mosca. "Non abbiamo mai cercato influenza esterna: la Grecia è un tema europeo e deve essere risolto come ogni crisi di famiglia nella famiglia europea", ha chiarito, tenendo una linea che le stesse istituzioni europee avevano più volte espresso in occasione della visita di Tsipras a Mosca. Ma nella famiglia europea, la cui pazienza è messa a dura prova dal negoziato greco, comincia ad esserci qualcuno a cui non dispiacerebbe se i greci trovassero altrove i fondi per pagare i conti: "Sarei felice" se quanto riportato dallo Spiegel fosse vero e quindi la Grecia ottenesse un anticipo da Mosca, ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. Ma di certo non sarebbe abbastanza per mettere al sicuro il Paese: "Non credo che risolverebbe i problemi che Atene ha nel rispettare gli impegni del Memorandum con i partner europei", ha aggiunto.

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