Trump litiga con il premier australiano: «Ci mandate terroristi»

Categoria: Estero

Telefonata di fuoco tra il tycoon e Malcolm Turnbull. Il presidente critica l'accordo fatto da Obama secondo cui gli Usa dovrebbero accogliere 1.250 rifugiati da Canberra.

 Lettera43, 2.2.2017   

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Non solo il presidente messicano Enrique Pena Nieto. Donald Trump, secondo quanto riporta il Washington Post, ha 'strapazzato' al telefono anche l'alleato australiano Malcolm Turnbull, accusandolo di voler esportare negli Stati Uniti terroristi, come gli attentatori della maratona di Boston. Secondo il racconto fatto al Post da una fonte dell'amministrazione, Trump ha reagito alla posizione di Turnbull che ha chiesto alla Casa Bianca di rispettare l'accordo secondo cui gli Usa dovrebbero accogliere 1.250 rifugiati al momento nelle carceri australiane. «È la peggiore intesa di sempre», avrebbe tagliato corto Trump, definendo la telefonata col premier australiano «di gran lunga la peggiore della giornata», e troncandola bruscamente dopo 25 minuti sui 60 previsti.

TURNBULL MINIMIZZA. Il primo ministro australiano Malcolm Turnbull ha voluto abbassare i toni dichiarando che «i rapporti tra Australia e Stati Uniti restano molto forti», ma ha rifiutato di commentare la notizia secondo la quale un irritato presidente americano Donald Trump avrebbe troncato bruscamente la prima telefonata intercorsa tra di loro a causa del tema rifugiati. «È bene che queste cose, queste conversazioni, siano condotte in modo chiaro, franco e in privato», ha detto Turnbull ai giornalisti. «Vi posso assicurare che il nostro rapporto è molto forte», ha aggiunto. Dopo il Washington Post, tuttavia, diverse fonti del governo australiano hanno confermato la notizia secondo cui la conversazione sarebbe stata «molto tesa» e più breve del previsto.

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Commento

Tombola. Non ha torto Trump. Il problema è che tutti cercano di fare i furbi e nessuno cerca di trovare soluzioni al problema. In Italia poi guai a mettersi contro questo Papa.