Macron mostra il suo vero volto nell'affare Fincantieri

Categoria: Estero

Salutato come il miglior alleato dell'Italia in Europa, il presidente Emmanuel Macron si é rivelato per quello che é nell'affare Fincantieri-Stx France

Affaritaliani 1.6.2017

Fincantieri non regge l'effetto Macron in Borsa. Quando il giovane leader di En Marche! é stato eletto alla presidenza francese in molti hanno brindato. Il motivo? Macron sarebbe diventato il migliore alleato dell'Italia in Europa per arginare lo strapotere di Angela Merkel. Ma per molti altri l'ex ministro dell'economia di Hollande ed espressione di quel blocco di potere rappresentato da Jacques Attali, avrebbe fatto solo gli interessi della Francia. "Macron, è il maggior interprete del nazionalismo economico", si commentava alla vigilia dell'elezione negli abienti finanziari che contano. E il caso Fincantieri é emblematico.

Parigi blocca l'acquisizione di Stx France da parte di Fincantieri

Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato di voler "rivedere" l'accordo firmato ad aprile per l'acquisizione del 66,6% di Stx France da parte di Fincantieri, al fine di "garantire la tutela dei posti di lavoro" ma anche la 'sovranitá' della compagnia. Parole che oggi stanno affondando il titolo del colosso navale guidato da Giuseppe Bono a Piazza Affari. Subito dopo la campanella, infatti, le azioni Fincantieri vanno subito in rosso, crollando di oltre il 2% in un listino moderatamente positivo. Il ministro dell'Economia Bruno Le Maire, ha spiegato Macron, "nelle prossime settimane dovrá negoziare per un nuovo azionariato". Macron ha detto di voler agire dopo aver raccolto "le preoccupazioni dei lavoratori".

A rischio la francesitá di una azienda strategica

In sostanza l'Eliseo teme di perdere il controllo su una delle imprese considerate strategiche per l'economia d'Oltralpe. E cosí ha chiesto che invece della Fondazione Cr Trieste (legata a Fincantieri), nel nuovo azionariato entrino Msc e il gruppo Royal Caribbean, clienti dei cantieri. In questo modo il controllo italiano sull'azienda sarebbe arginato.

Quale strategia in Europa e in Italia per il Made in Italy

A questo punto si aprono almeno due questioni. La prima riguarda il ruolo dell'Europa e il secondo quello dell'Italia nella difesa del nostro sistema produttivo. Giá, perché a parte qualche titolo di giornale nessuno nel nostro Paese si é mosso per fermare le acquisizioni di aziende italiane da parte di colossi francesi, nella moda ma non solo. Il gruppo L'Oreal, LVMH - Louis Vuitton Moët Hennessy o Credit Agricole non hanno mai trovato ostacoli in Italia. E' il mercato bellezza. Il pesce grande mangia quello piccolo e in Italia si é pensato piú a spingere verso aggregazioni piuttosto che a difendere le imprese italiane. Strategia che peró non é accettata all'estero. E infatti Parigi, come da tradizione decennale, é intervenuta per difendere la francesitá di un pezzo della sua economia ritenuta strategia.

Che cosa fa l'Europa?

Giusto o sbagliato a questo punto l'Unione europea si deve fare una domanda. Siamo o non siamo in un mercato comune, in uno spazio di libera circolazione per lavoratori, capitali e merci. Se cosí é allora anche Parigi si deve piegare a questo concetto e lasciare che le regole dell'economia prevalgano su un presunto interesse nazionale.

Che ne sarà ora dei sogni di glora di Giuseppe Bono che con l'operazione Fincantieri-Stx France ha creato l'Airbus dei mari.

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