L’Onu mette il cappio a Israele e salva l’Iran

Categoria: Estero

Lista nera dello stato ebraico, salvacondotto per i mullah. Occhio

di Redazione 15.2. 2020 ilfoglio.it –lettura 2’

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha pubblicato un rapporto che contiene i nomi di 112 aziende israeliane e straniere che lavorano negli insediamenti in Cisgiordania. Della lista nera si parlava da anni e ci sono colossi israeliani (banche, società di trasporto come Egged e delle telecomunicazioni come Bezeq e Cellcom), ma anche Airbnb, Booking, Expedia e Motorola. Si tratta di costringere queste aziende ad andarsene, impoverendo anche l’economia palestinese che dal lavoro israeliano trae un terzo della propria ricchezza. Si tratta della vecchia ossessione dell’Onu, che criminalizza e marchia la sola democrazia liberale in una mezzaluna che va dal Marocco all’India. L’Alto commissariato, che è molto basso quanto a moralità politica, si accanisce contro il solo stato ebraico al mondo, l’unico che garantisca democrazia, diritti e libertà alle sue minoranze, imponendo la propria agenda dettata dai regimi islamici che la fanno da padroni all’Onu su una zona contesa dal 1967. Va da sé che non abbia mai applicato o stilato liste nere per il Tibet cinese o la Cipro turca. Va da sè che l’Onu abbia deciso di ignorare l’ultimo rapporto sull’Iran di Nessuno tocchi Caino, che recita: “Oltre 3.883 prigionieri sono stati giustiziati dal 1° luglio 2013, inizio della presidenza di Rohani. Almeno 310 persone, compresi sette minorenni al momento del fatto e cinque donne, sono state impiccate nel 2018. Nell’anno appena passato, le esecuzioni sono state almeno 285, tra cui quelle di otto minorenni e diciassette donne”. E ancora: “Il 1° gennaio 2020, era il 48° giorno in cui cittadini iraniani in massa scendevano in piazza contro il regime, nonostante la repressione di quelle manifestazioni avesse già provocato almeno 1.500 morti tra uomini, donne e bambini, freddati per lo più da proiettili sparati a bruciapelo dai Pasdaran e almeno 12.000 persone fossero state arrestate. Di questi iraniani inermi oggi non si sa più nulla e nessuno se ne interessa, nonostante penda su di loro la minaccia di finire con un cappio intorno al collo”. L’Onu ha pensato bene di dare all’Iran un salvacondotto e di mettere quel cappio attorno al collo di Israele.