La Cina scopre l'arte del lobbismo per ottenere siti Unesco

Categoria: Estero

Secondo la stampa cinese, questa attività serve anche a creare “un ambiente di fiducia e orgoglio nazionale”. Capito? Orgoglio nazionale. E puntano a superare l'Italia: per ora pareggiamo

ROBERTO MARONI 20 LUG 2021 ilfoglio.it

Così la Cina nelle serie tv promuove il concetto di unicità di pensiero

Si riunisce in questi giorni in Cina il Comitato Unesco per individuare i nuovi siti che diventeranno patrimonio mondiale dell’umanità. Nel mondo ci sono 1.121 siti Unesco e al momento Italia e Cina sono appaiate in testa a quota 55. Ma i cinesi, sfruttando il fattore campo, sono sicuri di superare l’Italia nella classifica dei siti patrimonio dell’umanità.

Intendiamoci bene: la Cina è un paese enorme, vasto quanto l’intera Europa e noi dobbiamo sentirci orgogliosi di essere italiani e di vivere in un paese così ricco di storia e di cultura. E se la Cina dovesse superarci nella classifica dei siti Unesco, beh, pazienza.

Ma c’è una novità. L’iter per ottenere il riconoscimento dei siti da parte dell’Unesco è lungo, servono un paio di anni. Ed ecco allora che i cinesi si sono dati molto da fare, hanno usato una pratica fino a oggi sconosciuta agli eredi di Mao: un’azione di lobbying molto intensa ed efficace. “E nell’arte del lobbismo per i propri interessi la Cina è maestra”, rivela il corrispondente del Corriere da Pechino. Secondo la stampa cinese, questa attività di lobbying serve anche a creare “un ambiente di fiducia e orgoglio nazionale”.