HOOVER GAY E TRAVELLA, LE ORGE DI LUTHER KING, MARILYN SCOPONA: GLI 80 ANNI DI ANTHONY SUMMERS,

Categoria: Estero

L’INVESTIGATORE DELLE MUTANDE DEL POTERE - PRESIDENTI, STAR, CAPOCCIA DI HOLLYWOOD, ICONE, NON C’È FAMOSO SMUTANDATO CHE NON SIA STATO UCCELLATO DA SUMMERS –

17.12.2022 Barbara Costa per dagospia.com lettura 5’

BARBARA COSTA: “J. EDGAR HOOVER, PER 40 ANNI CAPO DELL’FBI, FU CROCIFISSO DA SUMMERS IN UNA PRURIGINOSA BIOGRAFIA IN CUI RIVELAVA CHE ERA OMOSESSUALE E TRAVESTITO. A CASA SI INFILAVA TUTÙ ROSA E SCARPETTE E PIROETTAVA IN SALOTTO. MARTIN LUTHER KING AMAVA LE ORGE, MEGLIO SE INTERRACIAL - NIXON AVEVA UNA SOLA AMANTE ED ERA CINESE MENTRE MARILYN MONROE, CHE NON PORTAVA LE MUTANDE NEANCHE CON IL CICLO, HA AVUTO 15 ABORTI ACCERTATI E FORSE UN...

50 anni di caz*i famosi, di caz*i dei potenti! Fa 80 anni Anthony Summers, uno dei più grandi… quale definizione metto, quella di saggista, o quella più spregiata di illustre gossipparo? Non v’è saggista di gossip più serio e di successo e invidiato di Anthony Summers, indagatore delle mutande del potere: presidenti, star, capoccia di Hollywood, icone, non c’è famoso smutandato a più riprese da Summers, e sopra tutti c’è lui, J. Edgar Hoover, per 40 anni capo dell’FBI, e crocifisso da Summers in una pruriginosa biografia, hard, e per questo motivo: è Summers che spiattella al mondo che Hoover, l’integerrimo e moralista Hoover, in verità era omosessuale e travestito e non come lo filma Clint Eastwood, dove Hoover era morbosamente attaccato alla mamma, tanto da indossare i di lei vestiti e sottane, no, non solo: J. Edgar a casa si infilava tutù rosa e scarpette da ballo, e… piroettava in salotto.

Una passione pesante pure per il suo amante di una vita, Clyde Tolson, suo vice FBI, relazione clandestina a chiunque tranne a una persona, chi? John F. Kennedy!!! Hoover ha intercettato ogni presidente che ha avuto, ascoltato le loro telefonate, e curiosava sulle amanti di Kennedy. Siccome Kennedy agiva per restringere l’autonomia della CIA e dell’FBI, Hoover, in ambasce per un tale declassamento, un giorno porta i nastri delle sc*pate di JFK a Bob Kennedy, min. della Giustizia (e neo capo str*nzo di Hoover per volere di JFK), sicuro di ricattarli.

Ma i Kennedy non erano stupidi e giocavano d’anticipo, sempre, e mostrarono a Hoover le foto di lui che si baciucchiava Tolson, domandandogli pure come andavano le prove in tutù. C’è voluta Dallas per fermare John F. Kennedy, assassinio che Anthony Summers fissa in "Cospiracy" (c’ha avuto non so quante edizioni, aggiunte, scoop e nuovi titoli), dove sbugiarda il "Rapporto Warren" e scrive che a sparare tra i cecchini ci sono i cubani quindi c’è Castro. Castro!!!

Kennedy non lo voleva fare fuori, no, sono stati i suoi predecessori a volerne la testa con piani paralleli alla "Baia dei Porci" di cui Nixon, 8 anni vicepresidente di Eisenhower, sapeva. E come li sapeva Hoover. Ma come non li sapeva Kennedy, che per questo muove guerra a FBI e CIA e che forse è per questo – è anche per questo – che gli fanno saltare il cervello…

Certo, Hoover sapeva che i Kennedy si sc*pavano Marilyn Monroe: Summers lo scrive nella sua "Dea", biografia di Marilyn Monroe, e porta le prove. Quali? I numeri di telefono. Se la Monroe nel suo appartamento di New York sulla 57esima est, che divideva da sposata con Arthur Miller (lo sapevi che Miller era feticisticamente fissato cogli alluci di Marilyn? E che Marilyn non portava mai gli slip, nemmeno col ciclo?

E che ha avuto fino a 15 aborti accertati da Summers, e forse un figlio, quando aveva 14 anni, dopo una violenza, o no, avuto a 21, ma dato in adozione, le avrebbe intralciato la carriera…), sull’elenco del telefono di New York il numero di casa Miller/Monroe stava sotto intestatario "Marilyn Monroe": Monroe che sta per nome e Marilyn per cognome, ed era il loro numero vero… e nessuno lo sapeva!

Che roba, ma senti: Marilyn, nella sua villa in California aveva due telefoni, uno rosa, ufficiale, e uno bianco, segreto, dove 476-1890 aveva un filo diretto col numero privatissimo di Bobby Kennedy, o altrimenti col “RE7-8200, il centralino principale del ministero della Giustizia”, e questo poco prima di morire, quando Bobby chiude con lei per quella volta che Marilyn s’era azzardata a chiamarlo a casa, e aveva risposto Ethel, la moglie di Bobby…

Ha fatto bene il "Toronto Sun" a dire che Woodward e Bernstein a Anthony Summers gli spicciano casa (traduzione mia) e infatti cambiamo Presidente: Franklin D. Roosevelt. Dovete sapere che i Roosevelt erano un clan dove si sposavano sempre tra cugini, e cugini erano Franklin e Eleanor, 6 figli, e letti separati: FDR ha avuto più amanti di JFK e una per 20 anni, Lucy Mercer, con cui faceva sesso pure alla Casa Bianca, contando sulla complicità di Anna Roosevelt, sua figlia.

E ci sta Lucy e non Eleanor con FDR quando a FDR piglia un colpo, e c’è Lucy e non Eleanor quando Franklin D. Roosevelt muore. Eleanor mica si disperava per le corna del marito: lei ci faceva figli ma in realtà era lesbica e una delle sue amanti più focose era Lorena Hickok, corrispondente dell’AP. Hoover mette sotto intercettazione più Eleanor che suo marito il Presidente, e Hoover dal 1964 al 1968 intercetta Martin Luther King, uomo da cui era ossessionato: è così che sappiamo del pene allegro del reverendo King, che amava le orge, e godeva di più se erano interracial.

Se il Presidente Nixon aveva una sola amante e cinese sicché per Hoover pericolosa nemica comunista, è Nixon che al telefono – intercettato – sa che “quel rompicaz*o di Hoover” è morto. E ci ride forte su. I caz*i di Nixon sono tutti in "Nixon – The Arrogance of Power", libro di Summers, e sono qui i suoi epiteti razzisti e le sue risate sguaiate, è qui il gossip della sua presunta omosessualità. Nixon era gay???

Chissà, fatto sta che da Presidente trascorreva numerosi weekend a Miami in casa di Bebe Rebozo, un lobbista, e uno che aveva finanziato le campagne elettorali di Nixon. Rebozo che era un mafioso. Mai la mafia impera nei libri di Summers quanto nella biografia che lui dedica a Frank Sinatra: sapete che Sinatra era proprietario del Cal-Neva, casinò con resort di Las Vegas, dove i suoi compari mafiosi riciclavano i proventi illeciti.

Questo Cal-Neva era posto al confine tra Nevada e California, e aveva una piscina enorme, metà in uno stato, metà in un altro. Su questa piscina svettava una bella fune rossa. Serviva a segnare il confine. Sul lato della California, quiete assoluta. Sul lato del Nevada, vai a festini, e alcool, e droghe e orge con m*gnotti e m*gnotte. Leggi differenti.

E non vi dico dei libri che Anthony Summers ha riservato allo scandalo Profumo, agli impicci della CIA e famiglia Bush pre l’11 settembre (libro finalista Pulitzer) e alla scomparsa di Madeleine McCann. E solo perché non li ho ancora letti.