ESSERE “AMICI” DELLA CINA VUOL DIRE FARSI DIVORARE - LO STA SCOPRENDO ANCHE PUTIN

Categoria: Estero

IN CAMBIO DEL SOSTEGNO CINESE DOPO LO SCOPPIO DELLA GUERRA IN UCRAINA, DOVRA’ CEDERE A XI JINPING IL PORTO DI VLADIVOSTOK

25.5.2023 dagospia.com lettura2’

IL PRINCIPALE PORTO DELL'ESTREMO ORIENTE RUSSO DIVENTERÀ DI FATTO UN HUB INTERNO DELLA CINA E SARÀ USATO SIA PER USI COMMERCIALI CHE MILITARI - È L’ENNESIMO SEGNO DELLA DIPENDENZA DEL CREMLINO DA PECHINO CHE, AL CONTRARIO, NON VUOLE LEGARSI TROPPO ALLE IMPORTAZIONI DI GAS E PETROLIO DA MOSCA. E PUNTA SULLE REPUBBLICHE EX SOVIETICHE…

Condividi questo articolo

Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “la Stampa”

Per quasi due secoli è stata conosciuta come Haishenwai ed era governata dalla dinastia Qing. Nel 1860, è passata all'impero russo con uno dei trattati "ineguali" del "secolo dell'umiliazione" che il Partito comunista ha giurato non tornerà più. Dal 1° giugno, Vladivostok tornerà un po' cinese. E senza bisogno di scontri armati come quelli dell'era di Mao Zedong. No, grazie a un accordo di cui si sta parlando moltissimo sui social di Pechino, il principale porto dell'estremo oriente russo diventerà di fatto un hub interno della Cina.

 

Sarà utilizzato per trasportare merci dalla provincia Nord-orientale dello Jilin a quella orientale dello Zhejiang. Un risparmio enorme di tempi e costi per la Cina. Le merci arriveranno al porto di Vladivostok su rotaia o camion, senza dover pagare tariffe o tasse. E per arrivare a destinazione ci metteranno circa l'80% in meno.

Già in precedenza c'erano stati accordi simili con la Russia, ma quello su Vladivostok ha un altro valore […] perché il porto ha usi sia commerciali sia militari. Il via libera all'accesso cinese è un ulteriore segnale di fiducia da parte del Cremlino. Ma anche di accresciuta dipendenza di Mosca da Pechino. Tendenza accentuata drammaticamente dopo la guerra in Ucraina che ha spinto sempre di più Vladimir Putin tra le braccia di Xi Jinping […]

Proprio la cantieristica navale è uno dei settori individuati da Mikhail Mishustin in cui rafforzare la cooperazione bilaterale, insieme alla produzione di droni e all'agroalimentare. […] Dopo l'aumento del 30% dell'interscambio nel 2022, le esportazioni russe sono aumentate del 67% nei primi 4 mesi del 2023 ed entro la fine dell'anno si prevede una crescita del 40% nel settore dell'energia, con il netto superamento dei 2 milioni di barili di greggio al giorno.

 

Ma diversi analisti ritengono che con il 2023 si raggiungerà un "plateau" dell'import cinese di energia, che a oggi rappresenta il 74,5% delle importazioni totali di Pechino dalla Russia. […] Xi non sembra intenzionato a diventare troppo dipendente da gas e petrolio di Mosca. Secondo Reuters, Pechino sta infatti dando priorità a un nuovo gasdotto col Turkmenistan rispetto ai lavori sul Power of Siberia 2.

Anzi, starebbe utilizzando l'annuncio del futuro collegamento con la Russia via Mongolia per far avanzare a prezzi meno alti il progetto dell'Asia centrale. La Cina punta tantissimo sulle repubbliche ex sovietiche […], con Putin costretto a concedere maggiore spazio di manovra rispetto al passato per l'accresciuto squilibrio nei rapporti con Pechino. Ma Mosca non vuole certo essere considerata un semplice sparring partner. E passare informazioni riservate alla Cina è ancora considerato alto tradimento.

Nei giorni scorsi è stato arrestato Alexander Shiplyuk, direttore dell'Istituto siberiano Khristianovich di meccanica teorica e applicata. È accusato di aver consegnato materiale classificato durante una conferenza in Cina. Dal 2020 sono almeno tre i casi di scienziati e specialisti russi incriminati per spionaggio a favore di Pechino. Un segnale che Mosca non vuole perdere vantaggi tecnologici, nemmeno con un presunto amico senza limiti.