Navalny, l'avversario più pericoloso di Putin -IN RUSSIA Le prigioni di Putin hanno ucciso Alexei Navalny

Categoria: Estero

- Navalny, l'urlo della moglie Yulia: "Putin responsabile, arriverà molto presto il giorno". - Alexei Navalny è morto in carcere. Le autorità russe: «Si è sentito male dopo una passeggiata». Putin «informato» dei fatti

16.2.2024 da ilfoglio e open.online lettura 4'

Navalny, l'avversario più pericoloso di Putin

Alla vigilia dell'anniversario dell'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina e delle elezioni presidenziali

FRANCESCO M. CATALUCCIO 16 FEB 2024 ilfoglio.it

    

I tentativi (finora falliti) di farlo fuori. La detenzione e la distruzione psicologica. Coraggioso, intelligente e preparato, il dissidente ha combattuto fino all'ultimo

"Morto dopo una passeggiata". In questo modo ha dato la notizia della morte di Alexei Navalny (1976) la direzione della colonia penale IK-3 (soprannominata "Lupo polare"), a Charp, nel circondario autonomo Jamalo-Nemec, oltre il Circolo polare artico. Così, alla vigilia delle elezioni presidenziali (17 marzo), viene eliminato definitivamente il principale oppositore di Putin. Navalny era a capo del partito "Russia del Futuro", fondatore della "Fondazione Anti-Corruzione" e presidente della "Coalizione Democratica" che aveva copresieduto con Boris Nemcov (assassinato nel febbraio 2015 a un passo dalle mura del Cremlino)….

-IN RUSSIA Le prigioni di Putin hanno ucciso Alexei Navalny

MICOL FLAMMINI 16 FEB 2024 ilfoglio.it

    

Il servizio penitenziario russo ha annunciato la morte dell'oppositore. E' dal 2020 che il Cremlino cerca di farlo sparire dalla memoria dei russi, aveva capito che non sui valori o sulla democrazia sarebbe potuta partire una ribellione al putinismo, ma sulla corruzione del presidente

Kyiv, dalla nostra inviata. Il servizio penitenziario russo ha annunciato la morte di Alexei Navalny, il volto più noto dell’opposizione russa negli ultimi anni, in prigione da quando aveva osato tornare in Russia dopo un ricovero in Germania. Nel 2020 Navalny era stato avvelenato, soltanto la pressione internazionale convinse le autorità russe a permettere il suo trasferimento in una clinica di Berlino, dove le analisi confermarono che all'oppositore era stata somministrata una dose di Novichok, il nervino che gli uomini dei servizi segreti russi hanno utilizzato contro dissidenti, attivisti, ex spie. Navalny era tornato sapendo bene che Mosca lo avrebbe atteso con un mandato di arresto in aeroporto. Ma per le strade di Mosca non c’era soltanto la polizia, c’erano anche alcuni manifestanti. Per evitare che l’oppositore fosse accolto da un bagno di folla, le autorità di Mosca ordinarono di dirottare il volo dall’aeroporto di Vnukovo, dove erano state organizzate le manifestazioni per accoglierlo, a quello di Sheremetovo dove ad aspettarlo c’era soltanto la polizia. Da quel momento, l’oppositore non è più uscito dal carcere: processo dopo processo lui e i suoi collaboratori hanno visto la condanna allungarsi, Navalny doveva rimanere in prigione per diventare invisibile…

- Navalny, l'urlo della moglie Yulia: "Putin responsabile, arriverà molto presto il giorno"

16 febbraio 2024liberoquotidiano.it

"Se è vero, voglio che Vladimir Putin, il suo entourage, gli amici di Putin e il suo governo sappiano che saranno ritenuti responsabili per ciò che hanno fatto al nostro Paese, alla mia famiglia e a mio marito. E quel giorno arriverà molto presto". Con un dolore immenso e tanta rabbia la moglie di Alexsei Navalny, Yulia Borisovna Navalnaya, ha parlato intervenendo dal podio della conferenza di Monaco di Baviera sulla sicurezza subito dopo il discorso della vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris..

La moglie del dissidente russo - la cui morte è stata annunciata oggi 16 febbraio - ha ricevuto un lungo applauso e una standing ovation dai delegati alla conferenza. "Stavo ragionando se rimanere qua o andare dai miei figli in Russia - ha detto Yulia con gli occhi lucidi per la commozione - poi ho pensato a cosa avrebbe fatto Navalny e sono sicura che sarebbe rimasto qui su questo palco a parlare prima di ripartire".

"Vorrei invitare tutta la comunità internazionale, tutte le persone nel mondo, a riunirsi e a combattere contro questo male - ha proseguito Yulia Navalnaya - dovremmo combattere questo orribile regime in Russia oggi. Questo regime e Vladimir Putin dovrebbero essere ritenuti personalmente responsabili di tutte le atrocità commesse nel nostro Paese negli ultimi anni".

- Alexei Navalny è morto in carcere. Le autorità russe: «Si è sentito male dopo una passeggiata». Putin «informato» dei fatti

16 FEBBRAIO 2024 - 12:45 di Redazione open.online

L’oppositore del regime, 47 anni, era stato condannato a 19 anni di carcere e trasferito di recente in una colonia penale sul Mar Artico

Il dissidente russo Alexei Navalny, 47 anni, è morto nella colonia penale sul Mar Artico dove stava scontando la sua pena di 19 anni di carcere per «estremismo». Lo riportano i media russi, citando il dipartimento locale del servizio penitenziario. «Il giorno 16 febbraio nella colonia correzionale №3, il condannato Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza», si legge nel comunicato del servizio carcerario, secondo quanto riporta Interfax. Il personale medico della colonia, prosegue la ricostruzione ufficiale, è arrivato immediatamente ed è stata chiamata l’ambulanza. Quindi, «sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, per oltre 30 minuti, che non hanno prodotto risultati positivi. I medici dell’ambulanza hanno dichiarato la morte del detenuto. Le cause della morte sono in corso di accertamento», ha detto il Servizio penitenziario federale in una dichiarazione. Intervenendo dalla Conferenza della sicurezza di Monaco, la moglie Yulia Borisovna Navalnaya ha fatto capire di non avere dubbi sulle responsabilità di quanto accaduto: «Vladimir Putin deve sapere che sarà punito per quello che hanno fatto», pur esprimendo dubbi sulla veridicità di una notizia «che riceviamo solo da media ufficiali».

Media russi: «Navalny è morto per una trombosi»

I media russi riferiscono che a ucciderlo potrebbe essere stato «un coagulo sanguigno», anche se sulle vere cause del decesso ancora si sa poco. La colonia dove Navalny era stato trasferito in gran segreto pochi mesi fa si trova nei pressi del villaggio di Harp, nel distretto autonomo di Yamalo-Nenets. Il presidente russo Vladimir Putin è stato informato della morte di Navalny, ha fatto sapere a stretto giro il portavoce Dmitry Peskov, aggiungendo che il Cremlino «non conoscere la causa del decesso». Lo riportano le agenzie Interfax e Tass. Il dissidente russo aveva subito il 27esimo trasferimento in cella di isolamento per un totale di 308 giorni dall’inizio della sua detenzione, nel gennaio del 2021. Subito dopo la diffusione della notizia della morte di Navalny, le cancellerie occidentali hanno diffuso duri comunicati puntando il dito contro il Cremlino. «L’Ue ritiene il regime russo l’unico responsabile di questa tragica morte», ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel mentre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen accusa Putin di temere il dissenso del suo popolo