NETANYAHU HA PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA UNA BOZZA DI UN PIANO SULLA GESTIONE DI GAZA DOPO LA GUERRA

Categoria: Estero

L’OBIETTIVO È FAR AMMINISTARE LA STRISCIA A “FUNZIONARI LOCALI”, NON LEGATI AI TERRORISTI DI HAMAS. TRA LE RICHIESTE, C’È ANCHE LA CHIUSURA DELL’UNRWA,

23 FEB 2024 10:24 dagospia.com lettura3’

L’AGENZIA DELL’ONU CONSIDERATA COMPLICE DEI TERRORISTI (ALCUNI DIPENDENTI HANNO PARTECIPATO ATTIVAMENTE AL POGROM DEL 7 OTTOBRE)

PIANO POST-GUERRA DI NETANYAHU, A GAZA FUNZIONARI LOCALI

(ANSA) - Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha presentato ieri sera per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione di Gaza dopo la guerra, con l'obiettivo di installare "funzionari locali" non legati al terrorismo per amministrare la Striscia al posto di Hamas.

Il documento è stato pubblicato nella notte. Lo riportano i media israeliani. Il testo non nomina l'Autorità palestinese né esclude la sua partecipazione, ma dice che gli affari civili a Gaza saranno gestiti da "funzionari locali" con "esperienza amministrativa", non legati a "Paesi o entità che sostengono il terrorismo".

NEL PIANO POST-GUERRA DI NETANYAHU C'È CHIUSURA DELL'UNRWA

(ANSA) - Uno degli aspetti chiave del Piano del governo di Benyamin Netanyhau per il dopoguerra a Gaza è la chiusura dell'Unrwa. Dopo aver ricordato il presunto coinvolgimento di 12 membri dell'Agenzia nel 7 ottobre, il Piano afferma che Israele lavorerà per sostituire l'agenzia con "organizzazioni umanitarie internazionali responsabili".

Il Piano indica poi i principi nel breve termine, ovvero la continuazione della guerra fino al raggiungimento degli obiettivi: la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas e della Jihad islamica, ritorno degli ostaggi, rimozione di ogni minaccia di sicurezza da parte di Gaza.

L'esercito - come già annunciato in passato - manterrà la libertà di operare contro attività terroristiche in tutta l'enclave palestinese in modo da impedire il risorgere del terrorismo. Quest'ultimo è indicato dal Piano, come principio di medio termine.

Prevista anche - e quindi confermata - la creazione di una zona cuscinetto sul lato palestinese della Striscia con la precisazione che resterà in vigore "quanto richiesto dalle necessità di sicurezza". Israele - secondo il Piano - imporrà una "chiusura" al confine sud della Striscia, quello con l'Egitto, per impedire le attività di contrabbando di armi e quindi del terrorismo, incluso il valico di Rafah.

La "chiusura" - prefigura il Piano - sarà mantenuta "per quanto possibile con l'assistenza degli Usa e in collaborazione con l'Egitto. Nella fase intermedia, Israele manterrà il controllo di sicurezza "su tutta l'area a ovest della Giordania", da terra, aria e mare, "per prevenire il rafforzamento di elementi terroristici in Cisgiordania e a Gaza per contrastare le loro minacce".

La "completa smilitarizzazione" è legata "a quanto necessario per il mantenimento dell'ordine pubblico". Il punto che riguarda la creazione di una zona cuscinetto è foriero di contrasto con gli Usa che sostengono la necessità di mantenere l'integralità dell'attuale estensione della Striscia. Quello invece di "una chiusura" al confine sud della Striscia è avversato dall'Egitto che ha parlato di una violazione degli accordi esistenti tra i due Paesi.

USA, I NEGOZIATI SUGLI OSTAGGI A GAZA PROCEDONO BENE

(ANSA) - Le discussioni su un accordo per la liberazioni degli ostaggi di Hamas a Gaza "procedono bene". Lo ha detto il portavoce per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, facendo il punto sulla missione dell'inviato speciale della Casa Bianca Brett McGurk in Israele. (ANSA).

MO: MEDIA, ARRESTATI 8 DIPENDENTI UNRWA PER LEGAMI CON HAMAS

(Adnkronos) - Otto dipendenti dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, sono stati arrestati dalle Idf per i loro presunti legami con Hamas. Lo riporta Maariv, precisando che gli otto sono stati fermati sulla base di "prove circostanziali" durante i combattimenti in corso nell'enclave e sono stati trasferiti in Israele per ulteriori indagini.