radicale e lo smacco a Trump che la prende male: “I repubblicani hanno perso perché non c’era il mio nome sulla scheda elettorale”
Claudio Velardi 5 Novembre 2025 alle 08:57 ilriformista.i lettura 1’
Da New York arriva una notizia che farà discutere il mondo intero: è stato eletto sindaco un ragazzo di 34 anni musulmano figlio di immigrati ugandesi che si definisce un democratico socialista. Si chiama Zohran Mamdani ed è la nuova star della sinistra americana.
Ha vinto con un programma fortissimo: affitti bloccati per le famiglie in difficoltà, autobus gratuiti, supermercati pubblici per calmierare i prezzi, 200.000 case popolari, salario minimo a 30 dollari, più tasse per i ricchi.
Un’agenda radicale tutta centrata sulla redistribuzione e sull’idea che lo stato, in questo caso la città, debba farsi carico di tutto. Perché ha vinto? Perché New York è una roccaforte democratica ma anche perché molti probabilmente volevano punire Trump. Ma soprattutto ha vinto perché rappresenta una novità assoluta.
Ora il voto è il voto e va ovviamente rispettato. Si tratterà solo di vedere se quel programma regge alla prova della realtà. Sono contrario a chi demonizza Mamdani evocando i suoi presunti orientamenti antisemiti. Vedremo nei fatti, non sui pregiudizi, come si comporterà con la forte comunità ebraica newyorkese.
Così come sono contrario a chi oggi lo esalta come il nuovo modello mondiale della sinistra.. Inviterei la nostra sinistra a evitare i classici urli di gioia. Fa sempre così la sinistra italiana che si innamora di ogni nuovo idolo trovato fuori casa e non ne trova mai uno in casa propria.
Come ha vinto Mamdani
In attesa dei dati definitivi, Mamdani ha superato il 50% delle preferenze, staccando Andrew Cuomo (42%) e Curtis Sliwa (7%). Affluenza record, definita addirittura la più alta dal 1969. Oltre due i milioni di cittadini recatisi ai seggi.