Gilon al Forum ANSA, 'Molti danni dall'Europa alla pace in Medio Oriente'

Categoria: Estero

L'ambasciatore di Israele in Italia: 'Le etichette sui prodotti delle colonie? Così l'Ue discrimina, visto che non fa lo stesso in altri conflitti, e danneggia la pace'.

Redazione ANSA 22 aprile 2015 17:46

Ambasciatore Israele: con l'accordo, Iran piu' vicino ad arma nucleare

"Le etichette sui prodotti delle colonie? Così l'Europa discrimina ed è ipocrita, visto che non fa lo stesso in altri conflitti, e danneggia la pace. E' il tentativo di coloro che sono dietro a questa iniziativa di arrivare alle sanzioni contro Israele". Lo ha affermato l'ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon, durante un forum all'ANSA.

C'è il preconcetto che solo Israele sia da biasimare, e così i palestinesi hanno il sostegno garantito di molti paesi europei, e anche dell'Italia, come nella vicenda dello status di osservatori all'Onu, ha aggiunto Gilon. La pressione è sempre su Israele, mentre il governo di Abu Mazen sa solo incitare le nuove generazioni, dicendo loro che Israele è il male, e non costruisce uno stato che sia alternativo ad Hamas. E a proposito, noi vogliamo la ricostruzione di Gaza, ma questa è bloccata dai contrasti Anp-Hamas. Ma l'Europa non contribuisce alla pace, mettendo pari pressione su di loro".

L'ambasciatore israeliano in Italia Naor Gilon è all'ANSA per partecipare ad un forum sui principali temi dell'attualità internazionale. La guerra all'Isis, gli accordi sul nucleare iraniano, il processo di pace israelo-palestinese e i rapporti tra Israele e l'Italia e l'Unione Europea, tra gli argomenti.

Le colonie non sono ostacolo pace ma pretesto - Gli insediamenti ebraici nei territori palestinesi non sono l'ostacolo che blocca i negoziati di pace, ma un pretesto, "e Israele ha dimostrato di saperli

smantellare quando c'è la necessità, come abbiamo fatto quando ci siamo ritirati da Gaza o dall'Egitto": ha osservato Gilon. "Anche quando gli insediamenti sono stati congelati, quattro anni fa, il negoziato non ha fatto progressi - ha notato - I progressi ci sono solo quando i palestinesi parlano con Israele. Noi vogliamo uno stato palestinese, non una nuova entità del terrore. Se non ci fosse l'esercito israeliano in Giudea e Samaria Hamas avrebbe già preso il sopravvento. L'Anp non sta creando uno stato, e se quello che nasce è instabile e pericoloso, noi non possiamo accettarlo".

Con accordo Iran più vicino arma nucleare - Israele è contrario all'accordo di Losanna perché non diminuisce la capacità nucleare dell'Iran, visto che "nessun impianto verrà smantellato". Lo ha affermato l'ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon, durante un forum all'ANSA. "L'Iran - ha spiegato - è attualmente un Paese nucleare, lo sanno tutti, ma ancora senza l'arma nucleare. Con questo accordo ci si avvicina". "L'Iran cerca di dominare la regione - ha aggiunto il diplomatico - il Medio Oriente è già una regione armata fino ai denti, con milioni e milioni in armi che vengono comprate e vendute. Una volta che l'Iran sarà nucleare, noi vedremo un peggioramento anche in questo senso, una corsa in questa direzione. Il problema si allargherà anche a paesi come la Libia, non solo nel Medio Oriente. In ultima analisi, questo accordo non aumenta la sicurezza della regione e dell'Occidente, ma anzi aumenta il pericolo".

Italia molto attenta ad antisemitismo - L'Italia è uno dei paesi dove "le autorità hanno la massima attenzione ai fenomeni di antisemitismo e fanno di più per prevenirli": ha detto l'ambasciatore di Israele in Italia. "Ma certo ci sono elementi negativi, ai margini della società - ha spiegato - vecchi tipi antisemiti che cercano di colpire gli ebrei perché sono contro Israele. E' quello che è successo in Belgio e Francia, dove persone sono state uccise solo perché ebrei. Il terrore può arrivare, anche in Italia. Può nascere in Italia. Ma tutti ne sono consapevoli".

Rapporti tra italia e Israele ottimi da commercio a politica - I rapporti tra Italia ed Israele "sono eccellenti, sia dal punto di vista pratico, commerciale, militare, culturale, ma anche da quello politico", ha detto Naor Gilon. L'ambasciatore ha fornito qualche cifra: 4 miliardi di interscambio, per due terzi in favore dell'Italia, e il numero di turisti "350-400.000 turisti israeliani hanno visitato l'Italia negli ultimi due anni, è il 5% della popolazione israeliana, un numero incredibile". "Sul piano politico - ha proseguito l'ambasciatore - Non siamo d'accordo su tutto, ma lo siamo sui punti fondamentali. Comprendiamo la preoccupazione dell'Italia sulla crescita dell'estremismo in Medio Oriente, che è anche la nostra. E conosciamo la preoccupazione dell'Italia per la situazione in Libia, anche in relazione all'immigrazione".  "Abbiamo rapporti molto stretti", ha sottolineato Gilon.

Per noi l'Expo è molto importante - Per Israele la presenza all'Expo di Milano è molto importante "primo, perché è un evento importante per l'Italia, che ha il padiglione accanto al nostro, e poi perché tratta di argomenti a noi cari, come l'agricoltura e le tecnologie, e in particolare la tecnologia applicata all'agricoltura", ha detto l'ambasciatore di Israele in Italia, ricordando come Israele "nasca come una nazione di agricoltori" e come gli israeliani abbiano sempre lavorato intensamente per garantire la produzione agricola.