Gli Usa puntano a diventare il perno commerciale del mondo. Perché Washington sta accelerando i negoziati TPP (Trans-Pacific Partnership)

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per la formazione di un'area di libero scambio tra Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, Stati Uniti, Vietnam e non preme altrettanto per portare a conclusione il TTIP (Transatlantic Trade & Investment Partnership) tra America e Unione europea?  

di Carlo Pelanda Italia Oggi 15.5.2015

Perché Washington sta accelerando i negoziati TPP (Trans-Pacific Partnership) per la formazione di un'area di libero scambio tra Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, Stati Uniti, Vietnam e non preme altrettanto per portare a conclusione il TTIP (Transatlantic Trade & Investment Partnership) tra America e Unione europea? I motivi sono legati alla priorità Usa di strutturare rapidamente il contenimento dell'espansione cinese in Asia e Sudamerica, in particolare avviando l'espansione del Nafta (l'area di libero scambio tra Canada, Usa e Messico) verso l'America meridionale via accordo TPP essendo difficili altre vie. L'interesse nazionale statunitense è quello di porre l'America al centro di tre regioni economiche internamente integrate – Pacifico, America latina ed Europa occidentale – ma collegate tra loro attraverso l'America stessa e non direttamente. In tal modo Washington guiderebbe un'area economica molto più grande di quella che la Cina sta cercando di costruire permettendole non solo di «contenere» Pechino, ma anche di «condizionarla». Clinton, infatti, fece l'errore nel 1995-96 di concedere alla Cina l'accesso al mercato globale senza condizioni. Ora la strategia è quella di organizzare la parte più importante del mercato globale stesso, escludendo la Cina allo scopo di poterle dare nuove e più vincolanti condizioni per l'accesso. Il disegno mira al vantaggio dovuto al signoraggio geopolitico. Poiché la Cina sta dimostrando di poter sabotare questo disegno, Washington ha dovuto accelerare e, nonostante l'opposizione dei protezionisti e di chi a destra non vuole dare a Obama questo successo, nonché la complessità di alcuni casi irrisolti come l'inclusione della Corea del Sud, Il TPP ha buona probabilità di essere concluso entro fine anno o, comunque, di non essere più sabotabile. Anche perché a Mosca non dispiace che Pechino venga compressa. E il TTIP? Quando la Russia si accorderà con l'America per non essere esclusa del tutto dal mercato euroamericano, con la possibilità di essere inclusa in seconda battuta, allora Mosca smetterà di ricattare Berlino e anche questo negoziato verrà accelerato con un push politico che ora manca.

Cat. Estero