NON E’ VERO, COME FRIGNA LA MERKEL, CHE “SE FALLISCE L’EURO FALLISCE L’EUROPA”.

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SE COL GREXIT SALTA IN ARIA LA MONETA UNICA, IL VERO FALLIMENTO SI CHIAMA ANGELA MERKEL

3. FITOUSSI: “RISCHIAMO IL DISASTRO, LA MERKEL POTEVA EVITARLO SE VOLEVA SALVARE LA UE”

4. ANCORA FITOUSSI: “DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE A BERLINO FU CONDONATO PER INTERO UN IMMANE INDEBITAMENTO, PERCHÉ NON SI RIPETESSE QUELLO CHE ERA SUCCESSO DOPO LA FINE DELLA PRIMA, DI GUERRA, QUANDO INVECE I DEBITI NON ERANO STATI PERDONATI E SI È DATO IL VIA A WEIMAR E TUTTO QUELLO CHE È SEGUITO (HITLER E IL NAZISMO, NDR)"

4. "HOLLANDE E RENZI? MEZZE FIGURE, SOLO DEI GENERICI DISPENSATORI DI BUONI SENTIMENTI”

Dago Spia 30.6.2015

1. PER LA MERKEL UNA LEADERSHIP IN CRISI “SE FALLISCE L’EURO FALLISCE L’EUROPA” LA CANCELLIERA: SPERO CHE ATENE NON ESCA, SERVE UN COMPROMESSO

Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

Torna sempre utile, la storiella di Angela Merkel che durante le lezioni di nuoto saltava dal trampolino dopo la campanella, alla fine della lezione. Troppo tardi. Lo ha fatto più volte, durante l’interminabile crisi greca. Ma lo scorso fine settimana è stato fatale.

Ieri ha riunito il partito, ha ricompattato la coalizione di governo dietro la linea del “falco” Wolfgang Schaeuble, ma la sua disfatta storica è sotto gli occhi di tutti. Sarà la “leader riluttante” di un’Europa titubante che ha permesso che la Grecia finisse sull’orlo del lastrico, rischiando di disgregare l’euro. Almeno, la festa per i 70 anni della Cdu non è stata allegrissima, ieri mattina.

All’ingresso del Konrad-Adenauer-Haus, il commissario europeo Oettinger ha dato il tono già la mattina presto, alla riunione del partito: «Vorremmo mantenere la Grecia nell’euro, ma non so se ci riusciremo».

A chi dare la colpa

Nel confronto con i cristianodemocratici, come è emerso più tardi, il tentativo di Merkel e Schaeuble è stato quello di sostenere che è tutta colpa del governo Tsipras - versione espressa anche in una lettera inviata dal ministro delle Finanze al partito.

Con la decisione di indire un referendum, ha detto Merkel, la Grecia ha interrotto le trattative. Il suo tentativo, in conferenza stampa, di sostenere che «oggi l’Europa può reagire in maniera più robusta rispetto a cinque anni fa» rasentava tuttavia il patetico, con le Borse in picchiata da Tokyo a Washington. La Cancelliera ha sottolineato che «l’Europa può esistere solo se è capace di fare compromessi», e «se fallisce l’euro, fallisce l’Europa».

Merkel ha aggiunto che l’Europa deve sempre trovare un equilibrio «tra solidarietà e responsabilità», soprattutto che «bisogna sempre trovare un compromesso» perché «nessuno può ottenere il 100%». La Cancelliera si è detta «disponibile» a riprendere il dialogo con Atene, dopo il referendum. Secondo la Cancelliera la Grecia ha il diritto di indire un referendum e la Germania ne accetterà il risultato.

La leadership del partito

Molto più duro della leader del Cdu, il vicecancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel. Accanto a Merkel in conferenza stampa - la Cancelliera ha anche incontrato i capi di tutti i partiti per informarli sul fine settimana brussellese più drammatico della storia dell’euro - il ministro dell’Economia ha detto che per la Grecia devono valere le stesse regole che per gli altri paesi europei.

Gabriel ha accusato Tsipras di atteggiamento «ideologico» e ha detto che il referendum sarà una scelta del popolo greco sulla «permanenza nell’euro».

Dopo le tensioni delle ultime settimane nel partito, emerse quando erano circolate voci sulle possibili dimissioni di Schaeuble, Merkel ha deciso dalla scorsa settimana di restituire lo scettro della trattativa al suo ministro più importante.

Qualche sondaggio l’aveva anche data in discesa di qualche punto, rispetto ai suoi soliti, stellari indici di popolarità, a causa della disponibilità a trattare mostrata in queste ultime settimane. Ora che il negoziato sulla Grecia è naufragato, si è ripresa il partito. Ma la corona di regina d’Europa è piuttosto ammaccata.

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