Le buone idee si raccolgono, manipolano ma si adottano ?

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La forza di un dirigente è far vedere che sa tutto, che è preparato e che non

ha bisogno degli altri, almeno fino ad un certo punto.

Prendi un Sindaco Dc dei tempi d’oro: gli prospettavi una soluzione a un problema e ti rispondeva che l’aveva già in testa lui; gli dicevi di una situazione e ti rispondeva  “lo so” anche se così non era. Quei “l’ho in testa” e “lo so” credevo appartenessero al passato ma invece sono entrate nel costume italiano e di chi dirige.

Prendi le dichiarazioni di Bersani di oggi in risposta alla disponibilità del PDL per formare un governo di forte maggioranza con lo scopo di cambiare questa Italia: Berlusconi dice che “..sono preoccupato per il tentativo di formare il governo..” Bersani risponde: “ Sono tranquillo ma invece preoccupato per il paese”.  Pensavo fino  a ieri che tutti quelli che fanno politica fossero interessati a fare “il bene del paese”. Non ho visto nessuno, remare” contro il paese” ma tentare di far passare le proprie soluzioni ritenendole migliori della altre, di quelli dei competitori. Non si dimostrano poi migliori? Allora si parla di responsabilità politica, storica e su questa ci stanno dentro chi ha sbagliato e chi no perché siamo una comunità.

Le mancate riforme, quelle riforme che attendono gli Italiani, il Paese,  da anni per competere con gli altri membri europei, i risultati elettorali che segnano da anni orami il pari e patta fra un fronte e l’altro, sono lì a testimoniare che sarebbe bene fare tesoro del passato ma questa è roba da Statisti, da uomini che guardano al domani.  Convincersi che in certi momenti, la Germania lo ha fatto nel passato, bisogna fare governi forti e larghi per risolvere problemi incancreniti e liberare il paese dal contingente, dallo scontro perpetuo

Se penso che Bersani, la storia italiana annovera governi di minoranza e/o sostenuti da qualche fuoriuscito recuperato in parlamento, punta ai 30 “grillinni”, che dovrebbero stare all’opposizione per farsi un po’ di esperienza, per la sua maggioranza; allora mi viene da dire che quel” ..mi preoccupa il Paese”  sa molto di paternalismo, di “sapienza” e arroganza. E i cedimenti ai ricatti dei grillini (no TAV, ineleggibilità di Berlusconi e chissà cosa in avanti), fanno il resto. Roba da mercanti e non politici. Tutto per arrivare a prendere il Palazzo comunque mai così tanto apert in questi ultimi anni!! Guai a perdere l’occasione ( per il partito e intellettuali  affini e non pare  per il Paese diviso e teso) !!!  W. Bonatti diceva  che la forza di un uomo alpinista è di sapersi fermare anche a 2 metri dalla conquista della vetta se le condizioni per proseguire diventano pericolose. Così dovrebbe essere se la politica guidasse Bersani e non il potere fine a se stesso. Siamo stanchi di dover addebitare  alla storia gli errori della sinistra. Per fortuna, nel PD si stanno facendo sentire voci diverse. (leggere interventi in questo sito dei giorni scorsi).

PS. Il Giornale di oggi scrive di un sondaggio, prendiamolo per buono ma con molti dubbi visto il pre e post discussione elettorale all’interno del PD e visto che è stato commissionato dal Bersani stesso, e svolto fra chi ha votato Bersani: “ favorevoli a qualsiasi governo con il PDL solo il 2%”. Ma Napolitano insiste “Governo di pace politica” per uscire da questa situazione politica ed economica.

Ma poi senti la nuova senatrice Puppato per un governo a maggioranze variabili per 12 mesi e per ottenerle? Si offre in sacrificio l’avversario che non si riesce a battere per vie democratiche, Berlusconi, e null’altro e si ritorna allo elettorato dicendo: visto che bravi siamo se da soli? Poveri “grillini” ridotti a supporter, senza arte ne parte !

Fantozzi (ma non troppo, 24/3)