Grillo, i guadagni del suo blog tra i 5-10 mln l'anno

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Lascia ai parlamentari solo 2.500 euro mese.

I conflitti d'interesse del capetto a Cinque Stelle. Impone agli "adepti" una vita di stenti e incassa come Paparone. Poi gli intrecci con l'editoria

Conflitto d'interessi. Le parole magiche che la sinistra ha spesso evocato per far fuori, per via legislativa, chi non si riusciva a battere politicamente: Silvio Berlusconi. Tra i suoi detrattori, il Cav può sicuramente annoverare Beppe Grillo, che per questo nei suoi spettacoli lo ha spesso messo alla berlina. Ma il comico genovese, a furia di guardare oltre l'uscio, si è 'dimenticato' di guardare in casa propria. Anche, e soprattutto, ora che è un politico.

Il conflitto d'interessi di Beppe - Se lo avesse fatto, ne avrebbe trovato uno di un certa rilevanza, di conflitto d'interessi: il suo, quello del suo blog, beppegrillo.it. Infatti, Grillo è, al contempo, leader del M5s, proprietario del marchio del movimento e, soprattutto, insieme a Gianroberto Casaleggio - che cura il sito della casa editrice Chiare Lettere, azionista de Il Fatto - gestore del sito beppegrillo.it, che guadagna, e anche molto bene, con la pubblicità online. Funziona così: tu clicchi sul sito, magari per informarti sulla linea politica del movimento, gli accessi aumentano e così gli introiti pubblicitari, calcolati, appunto, sul numero di accessi. Anche quelli che Beppe definsice "schizzi di merda digitale".

Guadagni da capogiro - In sintesi, più il M5s va bene, più utenti accedono al sito e più il volume affari di Beppe Grillo s'impenna. La prova? Le ultime elezioni. Come riporta Il Giornale di oggi, lunedì 25 marzo, nei mesi della campagna elettorale, il sito-blog bepepgrillo.it ha registrato dai dati clamorosi: +82% di accessi al sito e, ancor impressionante, +96% di pagine viste. Quotidianamente, il sito registra un numero di pagine viste di 1,5 milioni e 175 mila utenti, per un ricavo annuo - stima Il Sole 24 Ore - tra i 5 e 10 milioni di euro. Tutto trasparente, per carità, almeno fino a quando Grillo era solamente un comico. Ora è un politico e la cosa inizia a puzzare di conflitto d'interesse, seppur 2.0.

Libero 25/3