L’Italia beve meno vino che nel 1865

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Consumo mai così basso dall’Unità

Nel Belpaese si beve meno vino mentre le esportazioni del prodotto italiano nel mondo vanno sempre più forte

Coldiretti: 22,6 milioni di ettolitri nel 2012 contro 23 milioni  all’epoca di Garibaldi e di Cavour

Eppure nel frattempo la popolazione è aumentata del 50 per cento e il reddito si è moltiplicato per 20

LUIGI GRASSIA, La Stampa

Notizia clamorosa: in Italia nel 2012 si è bevuto meno vino che nell’anno dell’Unità, il lontano 1865, nonostante che nel frattempo la popolazione sia aumentata del 50% e il reddito si sia moltiplicato per 20. E qui non si sta parlando, attenzione, di consumo pro capite ma di consumo assoluto, che si è fermato ad appena 22,6 milioni di ettolitri bevuti l’anno scorso contro i 23 milioni al tempo di Garibaldi e di Cavour. 

Il fenomeno può dipendere da vari fattori: in parte dal desiderio di bere meno alcol per ragioni di salute, magari scegliendo vini di migliore qualità, e in parte dalla disponibilità di alternative che un tempo erano meno disponibili o meno considerate. Negli ultimi anni, in controtendenza rispetto al vino, è aumentato il consumo della birra (che fra l’altro quest’anno è rappresentata per la prima volta al Vinitaly di Verona). Sarebbe eccessivo dire che la storia dell’Italia unita sia tutta una lunga parabola dal vino alla birra, ma un po’ è andata così. 

Più che di un declino del vino bisognerebbe parlare di riequilibrio generale dei consumi a livello globale. Per esempio negli Stati Uniti, che storicamente sono votati alla birra, l’anno scorso il consumo di vino si è mosso in direzione opposta alla nostra, aumentando a 29 milioni di ettolitri bevuti.

Da notare poi che nel 2012 le esportazioni di vino italiano negli Usa sono cresciute del 6% superando il milione di ettolitri, e grandi exploit si sono registrati per il nostro export verso il Canada (+11%), la Gran Bretagna (+5%), la Germania (+4%), e la Cina (addirittura +17%). Tutti questi numeri valgono doppio perché il 2012 perché quasi ovunque il 2012 dell’economia è stato un anno difficile di crescita economica lenta o negativa (il discorso non vale per la Cina, ovviamente). 

Un altro particolare degno di nota è che se l’Italia beve meno vino la Francia continua imperterrita come da tradizione e nel 2012 ha consumato 30,3 milioni di ettolitri confermandosi numero uno mondiale in questa classifica.

Tornando all’Italia, secondo un sondaggio online condotto dal sito www.coldiretti.it nel 2012 da noi il consumo è sceso sotto i 40 litri all’anno per persona; quasi un italiano su tre (il 32%) beve vino solo in occasioni di festa particolari mentre è bassissima (27%) la quota di chi lo pretende a tavola tutti i giorni. Il resto ha abitudini intermedia, ma c’è anche un 6% di astemi totali.

Il presidente della Coldiretti Sergio Marini commenta che «il settore del vino ha affrontato la più grave crisi dei consumi interni ma è comunque diventato la punta di diamante del Made in italy nel mondo puntando sulle esportazioni e sull’innovazione che valorizza il prodotto».