Bufale 2012 sulla Barilla americana

Categoria: Firme

1. “BARILLA non è più italiana ma americana”

Questa è una bufala oltre ogni ragionevole dubbio. Chi ha partorito e diffuso l'appello non ha nemmeno dato un'occhiata alla storia della Barilla sul sito dell'azienda o su Wikipedia. La Barilla fu acquistata dall'americana Grace alla fine del 1970, ma Pietro Barilla la riacquistò nel 1979.

2. “usa grano con tassi di micotossine altissimo (ammuffito)”

Non viene fornita nessuna prova.

3. “L'UE nel 2006 ha alzato con un colpo di mano i livelli accettati di micotossine presenti nel grano duro”

Non viene fornita nessuna fonte. Sergio Lup* ha trovato documenti che a suo parere sono la normativa europea corrente sulle micotossine, datata 2006, e quella precedente. Cinzia Cip* mi segnala di aver “trovato quanto detto dalla direttiva europea del 2006 (che è stata seguita da altre normative come è giusto che sia)” (link alla direttiva) e delle informazioni sulla direttiva italiana presso Ermesagricoltura.it.

4. “I prezzi internazionali del grano duro crollano”

Le fonti già citate indicano che invece i prezzi sono saliti, ma sarebbe opportuno avere qualche dato in più. Sergio Lup* segnala che l'andamento dei prezzi del grano duro degli ultimi 13 mesi è su ISMEA e che c'è un articolo del Sole 24 Ore sulla situazione dei prezzi nel 2007; ha inoltre trovato, in una tesi per un dottorato, “una serie di grafici (con relative citazioni di fonti) che sembrano confermare che dal 2006 il trend dei prezzi è in salita (con un picco mostruoso nel 2007 se non erro), conferma presente anche [in] uno studio (un po' datato) della camera di commercio di Matera che contiene anche un'analisi del mercato internazionale (par. 2.5)” (link)... Un po' di grafici anche qua.”

5. “gli stessi commercianti esportano il grano migliore italiano all'estero lucrandoci sul prezzo e importano grano ammuffito e radioattivo dall'estero per avvelenare il pane e la pasta venduti in Italia”

Non viene fornita alcuna prova a supporto dell'asserito ammuffimento e della radioattività. La presunta radioattività, in particolare, sarebbe facile da verificare anche nel prodotto finito.

6. “Barilla è presente anche con i seguenti marchi: Motta, Essere, Gran Pavesi, le Tre Marie, le Spighe, Mulino Bianco, Pavesini, Voiello, Panem”

Il marchio Le Tre Marie risulta ceduto al gruppo Sammontana nel 2008 (Corriere.it 10/6/2008). Secondo un messaggio di Luca Virginio, Direttore Comunicazione e Relazioni esterne di Barilla, pubblicato su Osasapere.it, “i marchi Motta e le Spighe non sono mai appartenuti a Barilla, mentre il marchio Panem è stato ceduto nel 2003 e Tre Marie nel 2008”.

Delle sei asserzioni principali dell'appello, due risultano fasulle. Non è un buon inizio.

Ho contattato la dottoressa Icardi per avere chiarimenti. Mi ha risposto che “e' sicuramente una bufala; ho ricevuto questa mail da una collega di Torino e pensando fosse di lavoro l'ho tranquillamente aperta, ma evidentemente conteneva un virus che si e' appropriato delle mie credenziali e ne sta facendo un uso improprio; io e la mia amministrazione stiamo valutando di informare la polizia postale.”

Aggiornamento: la smentita di Barilla e Icardi

A dicembre 2012 ho ricevuto dall'agenzia di PR di Barilla la segnalazione di una presa di posizione formale di Barilla e della dottoressa Icardi sulla vicenda. Tutti i dettagli sono in questo articolo. Da Il Disinformatico.it