lettere al Direttore Foglio 15/5

Categoria: Firme

Al direttore - Berlusconi non è Gramsci,

ma mi aspettavo che Ilda Boccassini concludesse la sua requisitoria sul caso Ruby con le seguenti parole: “Bisogna impedire a questo cervello di funzionare per almeno trent’anni”.

Giuliano Cazzola

Al direttore - L’altroieri il tribunale civile di Roma ha respinto il ricorso con cui la Fiom contestava la legittimità del contratto collettivo siglato lo scorso dicembre senza la sua firma.

Non so se la sentenza, come ha scritto il presidente di Federmeccanica sul quotidiano confindustriale, metta una pietra tombale sulla strategia giudiziaria del sindacato di Maurizio Landini. Certamente rappresenta un duro colpo per la sua campagna nazionale di vertenze aziendali, volta a rendere inapplicabile il rinnovo contrattuale. Solo che nel frattempo si è ben guardato dal rifiutarne i benefici, a cominciare dagli aumenti salariali. Come a dire: conflittuali, ma mica stupidi.

Michele Magno

Al direttore - Poiché ero incredulo, ho trascritto accuratamente la frase incriminata di Ilda Boccassini: “Furba di quella furbizia propria orientale delle sue origine, sfrutta, riesce in una, a sfruttare la propria essere extro-comunitaria”. I capelli rossi ce li ha, fino a prova contraria era un processo ed era pure di lunedì: abbiamo un nuovo Biscardi!

Guido Vitiello

Al direttore - Il pm dei minori di Milano, Annamaria Fiorillo, sanzionata dalla sezione disciplinare del Csm con censura, riguardo alle dichiarazioni fatte alla stampa, sul caso Ruby, ha commentato: “L’avevo messo in conto, ma lo rifarei”. Io mi chiedo: se neanche i magistrati mostrano il minimo rispetto per le Istituzioni (che, peraltro, in questo caso sono pure le “loro”), il cittadino comune, che cosa deve fare?

Adelmo Rossi

14/5