Napolitano, il Pd e i suoi asparagi

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Cosa c’è sotto lo scappellotto quirinalizio

Contro i calcoli meschini. Sicuri che fosse un bersaglio astratto quello contro il quale s’è scagliato ieri Giorgio Napolitano, quando ha censurato i “meschini calcoli di convenienza” che rallentano le riforme dell’esecutivo? Il Partito democratico, per fare un esempio, ha vinto benino le amministrative e invece di incalzare il governo sui temi decisivi (Eurocrisi e riforme) si sta nuovamente infilando in un vicolo cieco, dando l’impressione di celebrare un congresso permanente ad alto tasso di conflittualità interna ed esterna. Il Pd esprime il presidente del Consiglio attraverso il dc Enrico Letta, ma è agitato dall’amletismo del suo competitore Matteo Renzi (altro dc) e dal rumore di sottofondo provocato da un colpo di ritorno del tatticismo oltretombale bersaniano, tutto centrato sull’illusione suicidaria di poter contenere gli aspiranti competitori per la segreteria mediante cavilli regolatorii e sdoppiamenti nelle funzioni di premier e leader. Questo balbettio malmostoso, impreziosito dalla metafora del partito visto come un campo da concimare con pazienza cinquantennale per far spuntare asparagi più o meno alti (i dirigenti), si riverbera sui già fragili equilibri di un governo nato gracile e in uno stato d’emergenza. Sull’altro contrafforte della larga coalizione, Silvio Berlusconi, incombe una raffica di sentenze che suonano come un pessimo presentimento. Ma è stato il Cav. medesimo ad assicurare che la sua vicenda giudiziaria non esonderà fino a Palazzo Chigi.

Piuttosto è forse il caso di tenere d’occhio il sommario di decomposizione a cinque stelle: il collasso interno dei grillini dovrebbe stabilizzare l’asse parlamentare governativo, ma sta anche incoraggiando le tentazioni malsane di alcuni manovratori dissidenti del Pd. Da Civati in giù, c’è chi spera di trafficare con un numero sufficiente di fuoriusciti dalla setta di Gribbels per allestire un ribaltoncino. Per ora sono soltanto chiacchiere e distintivi (dalemiani?).

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