Ingroia non si dimette, decade da Aosta, così

potrà rientrare in magistratura

Con questo gesto la toga si tiene le porte aperte. Ha due anni di tempo per chiedere al Csm il reintegro. Continua ancora il suo doppio giocoAntonio Ingroia non si dimette. Decade. Domani non si presenterà alla procura di Aosta, dopo le sue ferie, per rientrare in servizio. Non presentandosi ad Aosta automaticamente decade il suo ruolo. Ma queto espediente garantisce a Ingroia una porta aperta. Infatti scegliendo di decadere dall'incarico, il sostituto procuratore Antonio Ingroia potrebbe chiedere al Csm, nei prossimi due anni, di tornare ad esercitare le funzioni di magistrato. Se invece avesse firmato le dimissioni, la scelta sarebbe divenuta irrevocabile. In questo modo un suo rientro in magostratura sarebbe stato impossibile. Fonti della magistratura che conoscono bene i meccanismi che regolano le procedure di Palazzo dei Marescialli fanno notare come sia stata la giurisprudenza della Corte dei Conti a prevedere la possibilità di rientro in servizio dopo la decadenza. A decidere sull'eventuale richiesta di rientro di Ingroia, nei prossimi due anni, è competente il Csm.

La norma - Sul documento del Csm che spiega le norme del sistema giudiziario italiano si legge nel capitolo riservato alla "decadenza per inosservanza del termine per assumere le funzioni": "Riammissione in servizio. – Il magistrato, che non assume le sue funzioni nel termine stabilito dall’articolo precedente, o in quello che gli è stato assegnato con disposizione del Ministro, decade dall’impiego, ma può essere riammesso nell’ordine giudiziario, con lo stesso grado mediante un nuovo decreto. In tal caso il servizio anteriore si ricongiunge con il successivo, ai fini dell’anzianità. La facoltà di riassunzione cessa col decorso di un anno dalla data di registrazione del decreto di nomina, di promozione o di tramutamento".

Porta aperta - A quanto pare è stata la Corte dei Conti a decidere l'estensione dei termini per il reintegro da uno a due anni. Insomma Ingroia potrà fare politica con la sua "Azione Civile". Ma entro marzo 2015 potrà chiedere ancora una volta al Csm di tornare in servizio. Il giudizio spetterà al Csm. A dare notizia della scelta di Ingroia è stato il procuratore capo di Aosta, Marilinda Meneccia: " Ingroia - che pertanto non ha firmato la lettera di dimissioni dalla magistratura - ha annunciato che invierà una lettera al Csm, al Ministero di Giustizia e alla Procura di Aosta per spiegare le ragioni per le quali non si presenterà domani, allo scadere delle ferie, in servizio, facendo così scattare la decadenza". La toga non l'ha tolta dalle spalle. L'ha lasciata cadere. Per riprenderla, magari tra qualche mese. (I.S) Libero, 19/6

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