Renzi al Pd: primarie aperte

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o resto a fare il sindaco di Firenze

La Presse.: Matteo Renzi. “No a regole per fregare i candidati”

Primarie aperte o resto a Firenze. Matteo Renzi ribadisce le condizioni per la sua candidatura alla segreteria del Pd. Il sindaco chiede regole certe e non per «fregare i candidati».

 Renzi parla ad Agorà, su Raitre. Il primo messaggio è per i big del partito: «Se il Pd pensa solo a non far partecipare alle primarie le persone, se l’obiettivo del gruppo dirigente del Pd è “come ti frego il candidato”, io ho una buona notizia per loro: se vogliono fare le regole loro, io resto a Firenze tranquillo»

 Renzi spiega che deciderà se candidarsi alle primarie «appena decidono le regole loro, perché l’altra volta ho deciso e hanno cambiato le regole, stavolta non passo da fesso». L’alternativa, ribadisce, è restare a Palazzo Vecchio: «È da una vita che dico che rifarò il sindaco: ho detto tre volte ai fiorentini, in occasione della festa del patrono, che io vado via da Firenze o se mi cacciano i fiorentini, o se c’è la possibilità di guidare il Paese». «Quando mi hanno chiesto di venire a fare il parlamentare, il ministro, il sottosegretario - aggiunge - in tutti i casi ho detto di no e sono stato l’unico a non avere nessun premio di consolazione». 

 «Le regole per il congresso del Pd «non vanno scritte: non toccate quelle regole!». Il nodo sono le primarie: «Credo che sarebbe assurdo se il Pd stringesse la partecipazione, spero sia la più ampia possibile», aggiunge, commentando la presa di posizione dell’ex segretario Pierluigi Bersani: «Chiedo soltanto - sottolinea Renzi - che le regole non si cambino per una misura elementare di serietà». Secondo Renzi c’è bisogno di un Pd «che sia aperto, coraggioso, che non viva di ideologia ma non rinunci agli ideali. Per fare tutto questo lo lasciamo in mano alle solite correnti? Il Pd lo facciamo diventare uno strumento che serve al Paese, o serve solo ai tre seduti sulla seggiola a Roma?». 

 Renzi non risparmia frecciate agli avversari: «Il M5s è diventato come un partito della vecchia repubblica». «È stato emblematico - ha proseguito - il commento di Grillo al risultato delle amministrative, come un perfetto politicante vecchio stile ha detto che gli italiani hanno sbagliato, come facevano i vecchi politici».

Secondo Renzi, «il M5s si riassorbe, logicamente», nel futuro prossimo perché «hanno avuto la possibilità di cambiare l’Italia, hanno detto di no a tutto, e si sono messi a litigare sui rimborsi spese. È imbarazzante». «Il Grande fratello sicuramente è molto più serio nell’espulsione». Ce n’è anche per il cavaliere: la presa di posizione di Silvio Berlusconi sul rapporto deficit/Pil in Europa non è «una voce dal sen fuggita», ma in questo modo «Berlusconi sta dicendo una cosa che entra nella pancia della gente». La Stampa, 19/6