Fassina: «C'è un'evasione fiscale di sopravvivenza»

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«Ragioni profonde per non pagare le tasse». Come disse Berlusconi.

Il viceministro dell'Economia Stefano Fassina PD è stato indicato dal Pd come l'anti-Renzi.

A furia di starsene a braccetto con Renato Brunetta in parlamento, al viceministro all'Economia, il democratico Stefano Fassina, sono venuti pensieri berlusconiani.

Lo storico 'nemico' di Renzi ha riconosciuto che esiste «un'evasione di sopravvivenza», nel giorno in cui sono stati diffusi i nuovi dati sul peso delle tasse, arrivato al 54% del Pil in Italia.

Pure il Cavaliere, quando era premier, disse: «Se lo Stato mi chiede oltre il 50% mi sento moralmente autorizzato a evadere».

«PRESSIONE INSOSTENIBILE». Ora è toccato a Fassina, che a un convegno di Confcommercio ha spiegato: «C'è una relazione stretta tra la pressione fiscale, che ormai è insostenibile, la spesa e l'evasione».

E pensare che proprio il presidente del Consiglio Letta aveva appena dichiarato guerra ai furbetti delle tasse. Fassina ha puntualizzato: «Senza voler strizzare l'occhio a nessuno, senza ambiguità nel contrastare l'evasione ci sono ragioni profonde e strutturali che spingono molti soggetti a comportamenti di cui farebbero volentieri a meno».

«Non è una questione di carattere prevalentemente morale», ha sottolineato il viceministro, ricordando di aver affrontato la questione in un libro alcuni anni fa.

Giovedì, 25 Luglio 2013