Provincia: Zambon parla, PD muto

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La nuova scienza: paes(e)ologia e potere municipale(di Palazzo)

Paseologia ovvero quanto bello era prima. Ma prima quando?  Intanto le città s’incartano sui no a tutto e le opposizioni lavorano sui presumibili errori e ritardi amministrativi della maggioranza.

A Conegliano non si vede dibattito nei partiti e fra i partiti. Tutto si risolve nell’attività amministrativa. Stimoli esterni non sono recepiti ma presi come “intrusioni indebite”.

Chiara l’insofferenza per il richiamo alla Politica.

 I temi  d’attualità come il futuro delle Province  nel caso agitato dal Sindaco Zambon, non trova sponda nella opposizione così come  le Unioni dei Comuni. Ma il PD ha un progetto di governo sulla nuova organizzazione delle Istituzioni diverso dal vivere alla giornata sugli supposti errori amministrativi della Giunta ? Sulla situazione nel PD, i malumori e lo scontro interno fra correnti nulla è dato da sapere.  Sembra il vecchio “Taci che il nemico ci ascolta”.  Di converso il PDL si sa che è diviso i tre tronconi ma come vedono il futuro nebbia. Chiedere lumi è interferenza?

Localmente, Roma Treviso, la politica è impegnata sui Centri storici, periferie dimenticate, sembra non esistano. Le ultime giunte si sono adoperate per rendere le città più vivibili senza considerare che sono state disegnate per una vita con stili diversi  dall’attuale così come il rapporto Centro periferia.

Conegliano si arrabatta da anni su via xx Settembre con residenti contro commercianti e questi fra di loro.

 “Siamo fermi all’IMU e all’IVA , al rifinanziamento della Cassa Integrazione, al reddito minimo garantito e ai salari di cittadinanza. Bilancio e lavoro quando? ” Così Cingolani nell’articolo più sotto. 

Siamo fermi alle vecchie formule, a rimescolare la minestra sempre con la stessa acqua e ingredienti  mentre fuori ci sono corsi di cucina per nuovi piatti.

Lungo preambolo per il commento  pubblicato su Oggi Treviso su un intervento del PD coneglianese e di un altro, pur rimarchevoli ma non trovati “interessanti” dal pubblico dei commentatori.

La Puppato a Bovolone/Monteforte d’Alpone  (Verona) e gli altri  

Nei partiti ci sono, per fortuna, posizioni diverse che si confrontano e mirano a mantenere la maggioranza o cercano di raggiungerla per far valere le proprie tesi, il loro modo di risolvere i problemi del Paese.

C’è poi chi ha il coraggio di prendere posizione e chi invece, per sopravvivere, si adatta ad ogni situazione perché l’importante è rimanere a galla.

La Puppato è una di quelle che combatte per le proprie idee, si schiera sapendo che  può anche perdere. Di ciò gli va dato atto. Così a Bovolone si confronta con i grillini in un festival, lei sopranominata “pontiera” perché sin da dopo le elezioni ha tenuto i rapporti con M5S alla luce del sole.

Ci sono invece Circoli PD e “capi” periferici che  vivono politicamente fra le 4 mura, non si esprimono in pubblico sui temi del momento, non sai cosa pensano sulla abolizione delle Province, sulle Unioni dei Comuni sulla situazione del Partito ecc. Almeno non trovi il loro pensiero sui giornali ai quali ricorrono solo per far sapere ai cittadini del loro attivismo su problemi amministrativi locali. Interventi che non raccolgono commenti ne a pro ne contro. Servono ma non bastano a far crescere i consensi di chi non è schierato. Anzi, questo ti fa pensare che sono alla caccia dei voti di protesta su ambiente e “buona” amministrazione dove però ci sono già e i grillini e altri di sinistra radicale.

 Se così pensano di recuperare voti di centro sono in errore e condannati ad inseguire ancora.

Sono assenti appunto su problemi politici e neanche rispondono se chiedi  loro cosa pensano di questi.

Avranno i loro buoni motivi ma non mi pare che questo sia un buon sistema per prepararsi a diventare maggioranza e gestire “il  potere in modo nuovo”.

Così la Puppato a Bovolone diventa una gigante e un riferimento.