Conegliano e cosa fare con Electrolux

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PD. Prima di tutto auguri a Barazzuol  per la sua

nomina a segretario PD di Conegliano. Andrea Barazzuol  ha come obiettivo di rovesciare la politica in Conegliano che da 60 anni, alle elezioni,  da ragione al centro destra. Secondo, mi pare di capire che sarà più aperto alle critiche costruttive e al dialogo con i cittadini non schierati, Renzi dice che il PD deve avere meno “certezze”. Terzo, non è mai stato detto che il PD coneglianese, unico partito rimasto in città, non conosce i problemi vari, ci mancherebbe, semmai è stato detto anche polemicamente, che non c’è stata una azione convinta fra la comunità su problemi che non siano quelli della difesa del “bene comune” sui quali si insiste trascurando gli altri. Sulla Electrolux non vedo una proposta, l’indicazione di una soluzione possibile ma un accodamento alle altrui decisioni e alla liturgia “del siamo con voi” che oggi non basta. Lo scontro Azienda-  Sindacati oggi ci riporta indietro negli anni. Confesso: ho paura di quello che potrebbe succedere avendoli vissuti.

Electrolux. Bonanni CISL dice.:”.. avanti con gli scioperi perché i margini di trattativa con l’Electrolux esistono” e noi ci attendiamo di conoscerli.

Vendrame segretario provinciale CGIL dice che tutte le istituzioni pubbliche venete si devono attivare e il parlamento pure, ma non possiamo non chiedergli l’obiettivo per il quale chiama anche la comunità alla solidarietà visti i problemi agitati dall’azienda che sono tutti interni la fabbrica? Che poi si riassumono in: la-le fabbriche Electrolux debbono acquisire” profittabilità”. E qui sorgono i problemi veri perché significa eventualmente,  mettere in discussione una organizzazione del lavoro che probabilmente si è irrigidita con il passare degli anni. Sono disponibili i sindacati, se così fosse, a discuterne e rinnovare una collaborazione e impegni nel lungo periodo con la proprietà-management ? O mirano a far capitolare l’azienda senza dare contropartite?  Insomma siamo a dover fronteggiare non una comune vertenza ma una scelta fra la vita e la morte, morte  che con gli scioperi in atto costerà cara ai dipendenti  alle loro famiglie. E alla comunità che sembra ancora non rendersene conto e non conosce i termini esatti della vertenza.

L’ex senatore M. Castro ed ex dirigente Electrolux afferma con una dichiarazione del 27 corr. che o il Governo prende in mano il settore degli elettrodomestici e l’indotto e li struttura o l’inevitabile accadrà il 30 aprile 2014 dopo la rilevazione interna dei fattori lanciata dall’Azienda con l’intento di fotografare le eventuali sacche di inefficienza. Il Governo e il ministro Zanonato oggi sono gli unici che possono risolvere la vertenza in modo stabile. In agguato c’è la “statizzazione” della vertenza.

Questi ci sembrano essere  gli obiettivi principe, veri e comprensibili alla comunità agitati da qualcuno fin dalle ultime elezioni politiche ma raccogliendo solo il colpevole silenzio di chi sapeva, ora però infranto sotto il prorompere degli avvenimenti.  Come spesso succede la politica, ma non solo,  non precede gli avvenimenti ma li subisce e ciò provoca danni.  

OPACT, Walter Cadorin, 1.11.2013