Indesit: salta trattativa al Mise, (Electrolux?ndr)

Categoria: Firme

azienda pronta a proseguire con piano

ultimo aggiornamento: 19 novembre, ore 08:49

Roma, 19 nov. (Adnkronos) - Salta la trattativa sulla vertenza Indesit dopo l'ultimo round che ha visto, nella giornata di ieri, l'incontro tra azienda, istituzioni e sindacati presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Ne da' notizia la stessa Indesit company che in una nota spiega che ''dopo una notte di confronto, questa mattina ha dovuto constatare l'impossibilità incomprensibile di raggiungere un accordo con le Organizzazioni Sindacali'.

Il problema si collega a quello Eletrolux? Opact

Ha ragione Feltre  . Commento da Oggi Treviso

 quando prende posizione sui Sindacati e li difende da giudizi che li incolpano di tutti i mali. Anche il Sindacato sbaglia come tutti e  anche nel Sindacato ci sono differenze ideologiche, obiettivi e strategie diverse che li differenziano uno dall’altro e anche al loro interno come la Fiom  nella CGIL. Sono anche loro parte di questa società liquida e alla ricerca di certezze nuove così come i partiti. Non capisco quel suo modo di esprimersi “ fra tante stupidaggini che leggo…” senza dire quali il che non permette di dialogare. Da uno come lui mi sarei aspettato un intervento più attinente alla situazione Electrolux e quindi sui punti da me indicati qui sopra e così conoscere il suo pensiero visto che il PD ufficiale locale non si esprime pubblicamente.  Anche perché così non contraddice D’Este che ha motivo per ripudiare la Delega. D’Este ancora non si accorge che i voti ottenuti sono mobili e la gran parte ottenuti per protesta contro una politica “tappata” che non capisce e non si rinnova e non per adesione al progetto M5S.  Alleanze e attenzioni tipo quelle avvenute a Cison  con le PMI sono nell’alveo di una organizzazione con “delega” e non contro e non abbracciano l’ideologia del Movimento 5 Stelle. Che fino ad oggi non ha dato prova di saper gestire una macchina politica complessa e che ha creduto di poter ribaltare il mondo esprimendosi anche inadeguatamente.  Ricordiamo che i parlamentari del M5S sono stati indicati anche da 40 o 50 voti internettiani e non da una moltitudine.  Poi D’Este non entra negli argomenti Electrolux , non dice come risolvere la vertenza, ma giudica e si sofferma sui risultati generali negativi tralasciando quelli positivi esaltando la politica del  malessere e non  quella costruttiva per una società che deve ritrovare valori, obiettivi, onestà e capacità  politiche.

Il nodo della Electrolux, lo ribadisco ancora una volta, è interno loro e stà nel potere, conquistato e  esercitato internamente dal Sindacato e il top management che vuole riappropriarsi, dopo diversi errori compiuti nel passato, del loro potere che dovrebbe, a differenza di oggi, dare più redditività all’azienda. Ma questo non si dice perché altrimenti il Sindacato dovrebbe porsi tante domande e dare risposte. Per arrivarci bisogna aspettare ancora e far perdere ore di lavoro e quattrini che già sono pochi per dimostrare “la forza contrattuale”. Siamo ancor al braccio di ferro fra le parti anche se penso e mi auguro che già sia in corso in qualche stanza, un dialogo.

Se non si arriva a questo nuovo accordo, l’Azienda chiude. Roma, autogestione boicottaggi vari sono illusioni in questo settore.

Delegare questa Europa significa già aver perso perché non esiste  e non incide essendo impegnata in altri problemi, tipo il rilancio dell’economia,  che poi non risolve neanche quelli. Ci chiede riforme che non riusciamo a fare e che ci costano solo sacrifici. Dobbiamo arrangiarci.  La vertenza non è come le altre passate e non si risolve con le strategie del passato: aziende del comprensorio in sciopero, comunità locali che vanno oltre alla dovuta umana solidarietà vin brulè ai passanti compreso  

Boccuccia, 17.11.2013