Manuale di conversazione, LE LISTE

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Come fare bella figura in salotto senza sapere quel che si dice

LE LISTE

- Postare su Facebook i dieci salvagocce più efficaci, i dieci maglioni più assurdi, i dieci spazzolini per il water più scomodi e così via. Più il soggetto è irrilevante, più la classifica è chic.

- Elencare i cinque cartoni animati più amati della vostra infanzia e confrontarli con quelli degli amici. Ideale per rianimare dei dopocena sottotono.

- Coltivare il feticismo della lista della spesa. Non resistere a leggere quelle altrui rinvenute nei cestelli del supermercato.

- Lamentarsi di dimenticare sempre l’ultimo elemento di un elenco di sette: il settimo nano, il settimo peccato capitale, il settimo re di Roma. Aprire dibattito sul perché proprio il settimo elemento sia il più difficile da ricordare. Avanzare ipotesi improbabili.

- Cercare di elencare i propri ex con le amiche e trovarne sempre almeno uno di cui non si ricorda se venga prima o dopo un altro. Contestualmente stabilire se uno possa essere considerato ex anche nel caso di un'unica rapida sgroppatina sul canapé.

- Tappezzare il frigorifero di elenchi di cose da fare. Valgono post-it, biglietti attaccati con i magneti e appunti scritti con i pennarelli magici. Più sono, più si suggerisce l'impressione di vivere in una famiglia felice e attiva.

- Ricordare i nomi delle Alpi con la nota formula "Ma con gran pena le reca giù". Ignorare irrimediabilmente dove si trovino le Lepontine.

- Al liceo avere evitato con cura di leggere Gargantua e Pantagruele, tranne la parte in cui Panurge dà del coglione a Fra’ Giovanni in 169 modi diversi.

- Avere un amico con la passione delle liste che, tra le altre, ha redatto quella dei comuni con i nomi più lunghi e più corti. Nella prima categoria vince a mani basse Krungthepmahanakhon Amonrata-nkosin Mahintharayutthaya Maha-dilokphop Nophosin Ratcha-thaniburirom Udomrathaniwetma-hasa amonphiman a-watansathit Sakkathatiya Witsanukamprasit, nome in extenso dell’antica e nobile città di Bangkok. Nella seconda, imbattibili Å (Norvegia) e Y (Francia). Se si riesce a impararli a memoria l’effetto è assicurato.

- Posiziona come sagaci polemisti prendersela con il primo che cita i cinque continenti, sostenendo sdegnosamente che la discriminazione nei confronti dell’Antardide è semplicemente inammissibile.

- Fare le classifiche di qualunque cosa come il protagonista di "Alta fedeltà" di Nick Hornby lascia immaginare buone letture.

- Ricordare come da bambino - accidentalmente praticante, ma intimamente laico - si temesse il mese di maggio, poiché ciò comportava il rosario. Dello sterminato elenco degli appellativi di Maria rammentare solo Regina della pace, perché significava che la fine era prossima.

- Elencare le città che hanno ospitato le Olimpiadi moderne, ma non riuscire a risalire oltre Roma 1960. Nondimeno sparare città e anni a caso.

- Le coppie che stanno insieme da molti anni possono utilmente elencare i viaggi fatti insieme. Lo splendore sociale è riuscire a litigare davanti agli amici su che paese si sia visitato nel 1991.

- Maledire Microsoft Words ogni volta che si cede alla tentazione di fare un elenco e, al primo a capo, il computer ridistribuisce il testo alla cazzo.

© - FOGLIO QUOTIDIANO

di Andrea Ballarini, 20.12.2013