Perché il M5s chiede l'impeachment di

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Giorgio Napolitano

E’ stata consegnata questa mattina ad entrambi i rami del Parlamento la richiesta di impeachment nei confronti del Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, da parte dei deputati del M5s. Ad annunciarlo Laura Castelli dalla sua pagina Facebook: “Le promesse si mantengono, soprattutto se si fanno ai cittadini”, chiosa la deputata sul suo profilo.

"Il Presidente della Repubblica in carica non sta svolgendo il suo mandato, in armonia con i compiti e le funzioni assegnatigli dalla Costituzione e rinvenibili nei suoi supremi principi – si legge nel testo presentato dal M5s – […] Pertanto, ai sensi della Legge 5 giugno 1989, n. 219, è quanto mai opportuna la presente denuncia, volta alla messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica per il reato di attentato alla Costituzione".

Sei accuse. Sono sei le accuse che il M5s rivolge al Capo dello stato: “1) Espropriazione della funzione legislativa del Parlamento e abuso della decretazione d'urgenza 2) Riforma della Costituzione e del sistema elettorale 3) Mancato esercizio del potere di rinvio presidenziale 4) Seconda elezione del Presidente della Repubblica 5) Improprio esercizio del potere di grazia 6) Rapporto con la magistratura: processo Stato-mafia”.

La resa dei conti. "Il sistema che il Presidente della Repubblica, i presidenti di Camera e Senato, il nuovo segretario del Pd e un vecchio condannato stanno tentando di far rimanere a galla – ha dichiarato l’ex capogruppo al Senato del M5s Paola Taverna -, a nostro avviso sta per crollare. Con l'intento di poter salvare questo Paese dalla fine inesorabile dell'attuale sistema, il M5s chiede, dopo i fatti gravi di ieri alla Camera, il procedimento di messa in stato d'accusa di Napolitano. Oggi siamo alla resa dei conti”.

Napolitano eversore. Per il senatore del M5s Mario Giarrusso, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Città Futura, “Nappolitano è un eversore della costituzione perché la sovverte, la calpesta, la viola e noi non gli consentiamo di farlo nel silenzio e nella compiacenza di tutti”. “Queste sono le violazioni della Costituzione poste in essere da Napolitano – ha aggiunto Giarrusso -: vediamo chi si assume la responsabilità di coprirle davanti ai cittadini. Sappiamo che i numeri non sono dalla nostra parte - ha concluso - ma vediamo chi copre un eversore della Carta costituzionale".

"Se qualcuno vuole ancora dubitare del fatto che (Napolitano) da arbitro è diventato giocatore con fascia da capitano, ha gli occhi chiusi". Lo ha detto Luigi Di Maio, vice presidente della Camera e deputato M5S. “Ben tornati ai tempi di Luigi XIV”, ha aggiunto Paola Taverna durante la conferenza stampa in cui il M5s sta presentando la richiesta d’impeachment, “sul regno di Luigi XIV non calava mai il sole – ha concluso – su questa monarchia presidenziale sembra calare qualche ombra inquietanye”.

Una delle ragioni che hanno spinto il M5s ad avanzare la richiesta d’impeachment nei confronti di Giorgio Napolitano è stata la riunione del 24 ottobre 2013 al Quirinale, una riunione, ha ricordato il capogruppo alla Camera del M5s Federico D’Inca, in cui sono state convocate “alcune parti politiche, ma non tutte. Fuori sono rimasti solo i rappresentanti del M5s – ha proseguito D’Inca durante la conferenza stampa svoltasi questa mattina a Montecitorio - , ma non sono stati fatti partecipare quasi nove milioni di eletto.

Foglio, 30 gennaio 2014 - ore 11:51