Il PD di Conegliano e il suo muro berlinese

Categoria: Firme

Operai  Electrolux critici, militanti per l’identità

I fatti. In occasione del corteo di dei dipendenti  Electrolux dell’altro giorno, alcuni si sono recati alla  la sede del PD di Conegliano per sottolineare il comportamento non molto fattivo tenuto in questo mese sia dal Ministro Zanonato, doveva andare in Svezia a parlare con la proprietà p.es. e non è andato,  che dal Governo Letta. In settimana, il Ministro era stato criticato dal Sindaco di Susegana “L’ho cercato e non si è mai fatto trovare” e  anche dal Presidente del Friuli, la Serracchiani pure del PD che, a sua volta è stata criticata per questa critica   da un documento dei parlamentari veneti piddini. Un po’ di confusione e rivalità congressuali non sopite.

Sull’accaduto, il primo commento interno e  imbarazzato è dell’ex consigliere PD  che non si rende conto  come sia possibile una protesta operaia contro  i  Dirigenti e il Partito che è lì per difendere i diritti  dei più deboli dal  capitale sfruttatore. Attonito, come fosse  caduto un altro muro di Berlino, saltata una certezza, spazzato  un modo di essere in politica senza ombre e macchie .  Siamo tutti compagni, perdinci e si vince e si perde tutti assieme. I “nemici” sono altri !

Ieri esce un intervento a firma singola (gli organi direttivi latitano)  nel sito del PD coneglianese (il Circolo PD di Vittorio manco dà solidarietà) il primo da quando e prima, scoppiasse la bolla a Susegana: il Pd, come sempre,  a fianco dei lavoratori, il titolo. Ovvio vien da dire e come tutti gli altri partiti e politici che in questa situazione hanno espresso la loro solidarietà agli operai in lotta. Costa poco fra l’altro e atto dovuto su una proposta dell’azienda irricevibile. Continui a leggere e trovi una critica generica e un sostantivo eccessivo “depauperamento”, ai dirigenti Electrolux, ci può stare, e una ciliegia sulla torta: la difesa dell’operato del Ministro Zanonato  in linea con il  documento dei parlamentari piddini veneti e con  la implicita messa in mora della posizione critica della Serracchiani e operai appunto.

Nessuna presa di posizione o indicazione della o di una soluzione possibile della vertenza . Nessun approfondimento e divergenze interne esistendo, coperte.

L’estensore aveva soluzioni o intenti da abbracciare, criticare, discutere motu proprio : quello attuale dei sindacati, quello  facilone e demodé della Lega e magari una riflessione   su quello vituperato di Pomigliano Fiat che, in sintesi, chiedeva alcuni sacrifici ma non di remunerazione, anzi aumenti e  dava certezza di lavoro a tutti e investimenti adeguati. Quest'ultimo è stato criticato dalla FIOM che oggi è anche contro la CGIL per l’accordo sul contratto nazionale firmato con la Confindustria. Ma di questo non si dice in pubblico ma solo all’interno degli organi direttivi. Come altri problemi del territorio.

Con intenti costruttivi e memoria storica , dico che  per me è un intervento di altri tempi in cui il partito si sentiva accerchiato e doveva difendere sé stesso e i suoi aderenti dagli attacchi esterni. Solo che oggi deve guardarsi anche da quelli interni e cordate elettorali.  Il Partito è cambiato ma a Conegliano sembra che ancora non ci si sia resi conto ed è fermo alla logica bersaniana che ha portato gli ex-Ds a diventare minoranza. E il nuovo non avanza e, se c’è, io almeno, non lo vedo. W. Cadorin