Renzi: "Adesso al governo? E chi me lo fa fare?"

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e  la replica di Alfano su Twitter

Il segretario del Pd, Matteo Renzi, è tornato a ribadire i suoi dubbi su una "staffetta" di governo. "Sono tantissimi i nostri che dicono dove dobbiamo andare e chi ce lo fa fare, ci sono anche io tra questi. Nessuno di noi ha chiesto di andare a prendere il governo", ha spiegato il segretario nel corso di un'intervista rilasciata alla trasmissione televisiva Agorà. Renzi ha inoltre affermato che attende di sapere dal premier Enrico Letta quali siano le sue intenzioni sul futuro dell'esecutivo: "Il governo si è preso un impegno anche molto serio di 18 mesi ad aprile dell'anno scorso. Sono passati i primi 10 mesi, il presidente e del consiglio ci ha detto che dira' oggi cosa intende fare", ha detto ad Agorà. "Chiedete a Enrico. Tocca a lui", ha insistito, "il presidente del Consiglio ha onore e onori: a lui il compito di dire cosa ha funzionato".

Il sindaco è anche tornato a chiarire che un eventuale rimaneggiamento o meno della squadra di governo dipende da Enrico Letta: "I rimpasti, le staffette sono cose che interessano mille persone, gli addetti ai lavori. Al resto interessa se risolvi i problemi oppure no, se risolvi le questioni o continui a vivere di chiacchiere", ha spiegato il segretario. Enrico Letta "se vuol fare il rimpasto vuol dire che qualcuno non ha funzionato. Ci dica chi è. Se non lo vuol fare non lo faccia", ha sottolineato. Poi un chiarimento: "Io non mi metterò mai a essere tra quelli che dicono 'io voglio un posto, ho vinto il congresso, allora mi dai due ministri, tre sottosegretari e quattro viceministri. Cos'è, una lista della spesa? Io sono d'accordo che si facciano le cose per l'Italia", ha insistito.

Sull'incontro previsto in settimana tra Letta e il presidente Napolitano, Renzi ha affermato: "Aspettiamo di vedere che cosa farà". Il sindaco di Firenze poi è tornato su un tema a lui caro, quello delle riforme, e in merito a esse ha formulato il suo auspicio: "Io sono molto tranquillo che sia la cosa giusta: fare la riforma della legge elettorale, del Senato, delle Regioni, l'abolizione delle province, investimenti sul lavoro", ha spiegato. "Tutte queste cose qui – ha proseguito Renzi – mi convincono molto. Spero che in Parlamento siano consapevoli che questa è l'unica strada per recuperare un po' di credibilità per la politica", ha sottolineato. "Il foglio Excel loro sanno dov'è, appena hanno voglia di parlarne noi ci siamo", ha poi concluso il segretario.

Alle dichiarazioni di Renzi ha replicato il vicepremier e segretario di Ncd, Angelino Alfano, che ha twittato così:

Angelino Alfano        ✔ @angealfa Non condividiamo l'idea di Renzi che il governo abbia fatto fin qui poco. No, ha fatto il meglio possibile nelle condizioni date. ST

10.2.2014

Sempre viene fatto da tutti il meglio possibile, ma il problema è fare ciò che si deve fare e se non è possibile significa , per un Governo del Paese, che le condizioni che non lo permettono devono essere indicate ai cittadini e rimosse altrimenti si va verso il caos dove c’è sempre chi ne guadagna ma non i cittadini. Opact