SAN BERLINGUER IN PARADISO, OCCHETTO E D'ALEMA

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NEL LIMBO - IL FILM DI VELTRONI ACCENDE GLI ANIMI E SI SCATENA

LA RABBIA DEI PROTAGONISTI DELLA STORICA “SVOLTA” TOTALMENTE CANCELLATI

Achille Occhetto, l’ultimo segretario del Pci e il fondatore del Pds: “Il fatto che io non ci sia ha colpito anche me. Non manco soltanto io, manca tutta la generazione berlingueriana… sembra si sia passato direttamente da Berlinguer a Renzi e che in mezzo ci sia un vuoto. Ci vorrebbe un comitato di psichiatri per spiegare queste ricostruzioni”….Dago Spia , 23.3.2014

1. FILM VELTRONI; OCCHETTO, PETRUCCIOLI, RANGERI: "RIMUOVE LA FATICA DELLA SVOLTA"

http://www.ilvelino.it/it/article/2014/03/22/film-veltroni-occhetto-petruccioli-rangeri-rimuove-la-fatica-della-svolta/62940181-3387-4ca3-b9e8-cacb335f09d4/

A rompere l'unanimismo dei commenti sul film di Walter Veltroni dedicato a Enrico Berlinguer, "Quando c'era Berlinguer", è stato Achille Occhetto, l'ultimo segretario del Pci e il fondatore del Pds. Il Corriere della sera l'ha intervistato, incuriosito dal fatto che Occhetto non fosse tra gli intervistati e Occhetto ha risposto con sincerità, ricalcando le cose dette al Velino la settimana scorsa sulla rimozione, da parte del Pd, del passaggio del 1989, quando fu sciolto il Pci.

"Il fatto che io non ci sia ha colpito anche me. Non manco soltanto io, manca tutta la generazione berlingueriana...nelle narrazioni che sento sembra si sia passato direttamente da Berlinguer a Renzi e che in mezzo ci sia un vuoto. Ci vorrebbe un comitato di psichiatri per spiegare queste ricostruzioni".

Una critica alla ricostruzione veltroniana contestata anche da altri, che IL VELINO ha sentito. Intendiamoci, in discussione non è la qualità del film, che tutti giudicano bello, ma la lettura politica che ne emerge, per cui il Pci è morto insieme a Enrico Berlinguer, come se gli anni, le battaglie durissime necessarie per sciogliere il Pci non ci fossero state.

Claudio Petruccioli, uno degli uomini più vicini a Occhetto negli anni della svolta, racconta così la sua reazione di pelle, appena visto il film: "Quando ho visto Aldo Tortorella ed Emanuele Macaluso che dicevano che il Pci era morto insieme a Berlinguer, mi è venuto spontaneo commentare a voce alta: ma se il Pci è morto allora, perché ci volle tanta fatica e tanta sofferenza per scioglierlo? Se ce lo dicevate prima, ce le saremmo risparmiate. Io non contesto il film, che è molto bello, ma questa ricostruzione della fine del Pci".

Norma Rangeri, direttrice de Il Manifesto, premette anche lei che il film di Veltroni le è piaciuto: "È un punto di vista, che racconta la fine di un ciclo, l'epilogo di una storia. E lo fa molto bene. Tuttavia, credo che abbia ragione anche Occhetto: c'è molta irriconoscenza nei confronti di chi si assunse sulle spalle una responsabilità enorme, quella di chiudere una storia, la cui fine il film di Veltroni racconta bene, ma che non finì spontaneamente. Al netto degli inevitabili errori, Occhetto fece quel che andava fatto, e questo non gli è riconosciuto a sufficienza".

2. SAN BERLINGUER IN PARADISO, OCCHETTO E D'ALEMA NEL LIMBO

http://www.ilretroscena.it/2014/03/21/berlinguer-occhetto-dalema-film/

Il film termina, si accendono le luci, scorrono i titoli di coda, e si sente Claudio Petruccioli tra il serio e il ridanciano: "Ce lo potevano dire prima che il Pci era finito con la morte di Berlinguer, ci saremmo evitati tutto il casino successivo, è vero Piero, è vero Fabio?", fa rivolto a Fassino e Mussi seduti lì vicino e che annuiscono vistosamente.

Eh sì, la tesi centrale della fatica cinematografica del pur bello e commovente lavoro di Walter Veltroni, "Quando c'era Berlinguer", un atto d'amore verso il leader comunista, la sua figura, la sua leadership, non è proprio piaciuta a quanti il Pci lo chiusero per davvero, cinque anni dopo la sua scomparsa, e con il contributo determinante anche di Veltroni.

Non solo. Sempre dal punto di vista politico, e precisando che sicuramente questo non era nelle intenzioni di Walter, il film avalla un'altra delle tesi anti svoltiste in uso nel Pds post ‘89, e cioè che dopo il grande e glorioso Pci tutto quello che è venuto appresso è stata solo confusione programmatica e improvvisazione, la nota tesi delle "fragili basi culturali della svolta".

A luci riaccese, in tanti si chiedono "come l'avrà presa Occhetto?", il grande assente delle riprese, un po' meno di D'Alema, in realtà, visto che il fondatore del Pds e ultimo segretario del Pci in un paio di riprese si scorge mentre confabula proprio con Berlinguer, mentre dell'ex leader dei Ds non c'è l'ombra di un fotogramma.

Occhetto l'ha presa con filosofia. "Il problema non è se dovevo esserci o meno a fare la comparsa, il problema vero è che la tesi del film fa a pugni con la storia e la politica. Si può parlare di Berlinguer senza parlare dei berlingueriani? Ma i berlingueriani eravamo noi, Fassino, Walter, Mussi, D'Alema, Turco, Angius e tanti altri, quelli del nuovo Pci, quelli che prima della svolta cercarono di portare alle estreme conseguenze le stesse rotture e intuizioni di Enrico", ricorda infervorandosi il fondatore del Pds.

Nel film parlano e sono intervistati i Tortorella, gli Ingrao, i Macaluso, i Segre, non certo guardie rosse della Bolognina, e c'è soprattutto Giorgio Napolitano, che offre di Berlinguer un ritratto a tutto tondo al limite del commovente. "Anche dal punto di vista filmico, che dire, Walter aveva a disposizione l'ultimo segretario del Pci, se l'avesse sentito non è che perdeva tempo", ricorda Akel accennando a se stesso.

Ma tant'è. Ormai il film è nelle sale, sicuramente avrà un gran successo e servirà da memoria per le giovani generazioni. Ma i nodi politici che affronta o che sottende sono tutti ancora lì, non sciolti e che suscitano ancora dibattito più o meno appassionato. Veltroni, probabilmente, ha fatto alcune riflessioni e tratto alcune conclusioni della sua stessa esperienza di leader.

Quando da fondatore del Pd ha più volte denunciato l'asfissiante presenza delle correnti, la loro attività distruttiva, il lavorio continuo per sfiancare il segretario del momento, probabilmente ha tratto la conclusione che dopo il Pci il diluvio, che quei giorni non torneranno mai più, e che