Operano il polmone sano e il paziente muore

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Vicenza, inchiesta su 3 medici

Era un intervento ambulatoriale. L’Azienda sanitaria ammette l’errore: «Aspettiamo l’autopsia per capire se lo sbaglio ha causato il decesso». La vittima aveva 67 anni

di Mario Pappagallo, Corriere Salute, 6.7.2014

Sabato 28 giugno, mattina, G.L., un geometra di 67 anni, viene ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale di Bassano del Grappa-Asl 3. Un suo polmone, il destro, è malato e avuto delle complicazioni. L’uomo non respira bene, ma ha il polmone sinistro che ancora appare funzionante. In tarda mattinata, quello stesso sabato, viene portato in ambulatorio per praticare una toracentesi al polmone malato. Era stata programmata. Un intervento ambulatoriale: una puntura della parete toracica per aspirare il liquido accumulato nei foglietti che rivestono il polmone. Liquido che comprime l’organo respiratorio impedendogli l’espansione. E quindi la capacità di respirare.

Ma al di là del perché doveva essere sottoposto a toracentesi, i medici hanno sbagliato polmone. E hanno bucato il sinistro anziché il destro. La reazione è stata immediatamente drammatica. Nel giro di pochi minuti G. L. non respira più. È sempre lì, in ambulatorio. Attorno a lui è il caos. Accorre l’anestesista rianimatore. Tenta il possibile e l’impossibile, ma in poco più di un’ora non resta che constatare la morte del geometra.

Nessuno nega l’errore. Antonio Compostella, direttore generale dell’Asl 3, come da prassi, apre un’indagine interna e denuncia l’accaduto alla Procura di Vicenza. Tre medici sono iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo. Viene ordinata l’autopsia (effettuata mercoledì scorso) per capire se l’errore è connesso con la morte. Ora si attende la relazione del perito. È certo che tra le complicazioni più comuni della toracentesi c’è il cosidetto pneumotorace. Nel 3-30 per cento dei pazienti può accadere: l’ago buca il polmone, la differenza di pressione tra esterno e interno dell’organo lo fa collassare e il polmone si «chiude». Ora se il destro era malmesso, la chiusura del sinistro ha certamente creato un problema. Come anche potrebbe essersi creato un danno da emorragia. Qualunque evento negativo sia capitato, sarà il risultato dell’autopsia a svelarlo.

«Abbiamo subito avvertito i familiari - dice Antonio Compostella -. L’errore umano c’è stato, che sia questa la causa della morte non possiamo al momento dirlo. Noi stiamo cercando di capire come sia potuto accadere un errore del genere a tre medici esperti come quelli che stavano praticando la toracentesi al paziente». Un «errore di lato» che li ha portati a bucare il polmone sano.

La Procura di Vicenza ha subito posto sotto sequestro la cartella clinica del morto. La difesa dei tre i medici iscritti sul registro degli indagati ha nominato un consulente perché assistesse all’esame autoptico, così come è hanno fatto l’ospedale e la famiglia del geometra.