Documento inedito. Quando la procura di Milano

Categoria: Firme

ammise che il processo Ruby aveva un valore "delicato"

di Claudio Cerasa | 18 Luglio 2014 ore 17:45

Oggi sul Foglio abbiamo raccontato la storia pazzesca di Piero Tony, capo della procura di Prato, magistrato di sinistra, andato in pensione con due anni di anticipo in polemica contro il circo mediatico giudiziario.

Il caso vuole che il vice di Tony sia Antonio Sangermano, lo stesso pm che nel 2011 fece parte del pool che istruì il processo su Ruby, e che poco dopo fu trasferito a Prato. Nel momento del trasferimento, la procura di Milano chiese di avere a disposizione Sangermano per dare una mano sull'inchiesta Ruby.

Piero Tony ricevette la richiesta ma si indignò. Ricordando alla procura di Milano che quello di Berlusconi era un normale processo per sfruttamento della prostituzione che sarebbe stato scorretto trattare in maniera particolare per questioni politiche. E ricordando che a Prato i casi simili, e ben più gravi, erano molti, e che per quei casi sarebbe stato prezioso il contributo di Sangermano. Il Foglio è entrato in possesso del documento che attesta quello scontro. E riletto oggi, alla luce dell'assoluzione di Berlusconi in Appello, quel testo ha un significato particolare.

I due  doc. da: www.ilfoglio.it