Lettere al Direttore Il Foglio 18.7.2014

Categoria: Firme

Pubblicare Courbet non è peccato, trovare

in edicola l’Unità fa bene a tutti

1-Al direttore - Fosse stato lui a regalare 52 milioni agli editori dei grandi giornali in cambio di buona stampa (eufemismo) sarebbe stato indagato subito per corruzione.

Frank Cimini

2-Al direttore - Ringrazio moltissimo Maurizio Milani della fiducia accordatami: ebbene sì, datemi da allenare la Nazionale di rugby francese, che con i miei amici consulenti delle Zebre di Parma è elementare, Watson, che vinciamo il Sei nazioni. D’altra parte il cattolico vince sempre, vince tutto, vince perché è, per grazia, the God’s best boy, il miglior caposquadra. Pensa ad esempio al direttore di appunti d’estate, che zuzzurellando per i mar ti canticchia il grande e cattolicissimo Lucio Dalla, altro the best, che “anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età” e anche don Milani farà l’amore come gli va e non soltanto come va ai poveri. Saluti ai battezzati e battezzandi foglianti.

Luigi Amicone

3-Al direttore - Ho un dubbio. Possibile che i lettori indignati per la “foto” pubblicata in prima pagina l’altro giorno dal Foglio non sappiano che quella “foto” è l’“Origine del mondo”, dipinta nel 1866 da Gustave Courbet? Comunque, l’indignazione dev’essere identica a quella dei contemporanei di Courbet. Cordiali saluti.

Fabrizia Lucato

4-Al direttore - Il 12 febbraio 1924 Antonio Gramsci fondò l’Unità. Fino al 1991 il giornale è stato l’organo del Partito comunista italiano, in seguito Pds e Ds. Dal 1997 al 2001 non è più stato del tutto di proprietà del partito, il quale deteneva una piccola quota, sebbene politicamente notevole. Poi per 14 anni di proprietà di privati, ma sempre organo di partito. Al presente quote di capitale della nuova società editrice sono detenute dal Partito democratico. Ogni volta che un giornale cartaceo rischia di andare in archivio per sempre, è il dibattito della libera informazione a pagare un forte dazio. Il contraddittorio delle opinioni è garantito dalla pluralità delle idee. Escludere l’Unità dall’edicola significa soffocare la cultura del giornalismo. Molte cordialità.

Fabio Sicari

5-Al direttore - Adesso che anche l’Onu ha denunciato le pessime condizioni delle carceri del nostro paese quali provvedimenti adotteranno mister Renzi e il ministro Orlando? L’Onu ha detto chiaramente che i provvedimenti adottati dal governo non sono stati esaurienti in merito al sovraffollamento. Ma ci vuole tanto a fare un indulto per risolvere il problema?

Valentino Castriota

6-Al direttore - Sposarsi in chiesa non è un obbligo; per chi non ci crede o non è convinto esiste il matrimonio civile. L’idea poi, di pentirsi e avere l’assoluzione per un matrimonio sbagliato o di cui ci si è pentiti è davvero bizzarra assai; perché il matrimonio è un Sacramento e un Sacramento è per sempre; ma anche perché un matrimonio sbagliato non è un peccato, semmai un errore e, per chi abbia una nozione doverosamente buona del catechismo, gli errori sono altra cosa dai peccati.

Laura Clara Mantovani

7-Al direttore - L’incomunicabilità è consustanziale: Etihad parla di impresa, del rischio d’impresa, cioè investimenti e previsioni di sviluppo, di un progetto di lungo periodo, che richiede un giusto, congruo, realistico punto di partenza. Il governo concorda sull’impostazione. Succede poi che soggetti, al limite intrusi nel contendere, si mettano di traverso per imporre il loro modello culturale/storico/politico che deriva dall’assunto che l’impresa privata in quanto tale non può che coincidere con lo sfruttamento dei lavoratori. Questa convinzione ideologica nativa si sparge a macchia d’olio e genera un clima diffuso contrario allo sviluppo di ogni attività imprenditoriale privata. Pubblico è bello, privato è brutto. Non è così, bello e brutto sono comuni. Solo che il brutto del pubblico è potere. Il pubblico lo posso controllare e gestire, il privato mi sfugge di mano. Siamo arrivati al nocciolo: i sindacati italiani, chi più chi un po’ meno, per come sono impostati e strutturati non possono permettersi di perdere influenza politica e potere d’interdizione sul mercato del lavoro. Tutto fa brodo, senza drammatizzare: è la guerra tra due mondi.

Moreno Lupi