De Gasperi e la festa dell'Unità non aveva solo l'intenzione
di mandare fuori dalla grazia di Dio l'arci-rivale viterbese Sposetti, cosa puntualmente avvenuta. La provocazione culturale è naturalmente più a largo raggio. Qualche ex del PCI tenta di pararla prospettando i governi unitari come esempio di una collaborazione decisiva per le sorti del paese fra il leader DC e Togliatti. Sfortuna vuole che sia da poco in libreria l'epistolario del Migliore, edito da Einaudi. Naturalmente Togliatti parla di De Gasperi e nel 1948 scrive inferocito a Celeste Negarville che, da sindaco di Torino, era andato a omaggiare il presidente del Consiglio arrivato per un comizio. Togliatti lo descrive così : " uomo che ricorre contro di noi ai mezzi più canaglieschi, sporchi e vili, moralmente più bassi di quelli cui ricorse Mussolini; che in lui non vi è un briciolo non dico di lealtà, ma nemmeno dell'onestà elementare che hanno perfino i delinquenti comuni" . Nel post-scriptum poi De Gasperi è di nuovo evocato con le parole "questa canaglia". Sposetti rilegge, sottolinea e pensa a Fioroni. Il democristiano irpino di centro destra Rotondi allarga ulteriormente il raggio della provocazione, notando come a celebrare lo statista trentino finirebbe per essere chi l'attaccò in vita e perfidamente aggiunge ai comunisti anche la sinistra DC, senza avere tutti i torti. Renzi, che ha già tanti problemi, non sarà tanto contento. Fioroni, con lo zelo del convertito al renzismo, ha fatto un guaio o forse, convertito fino a un certo punto, voleva proprio questo?
22 Agosto 2014
di Massimo Bordin | 22 Agosto 2014 ore 06:37
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