Giustizia, Pd vota con M5s. Sacconi (Ncd): “Mi dimetto”.

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 Poi ci ripensa

Il senatore del Nuovo centrodestra polemizza sull'accordo tra democratici e 5 stelle che ha permesso di bocciare un emendamento sulla responsabilità delle toghe. Renzi: "Non ci saranno mai altre maggioranze"

il Fatto Q.. | 6 novembre 2014  COMMENTI

Maurizio Sacconi, capogruppo del Nuovo centrodestra, annuncia le sue dimissioni. Poi ritirate subito dopo un colloquio con Matteo Renzi. A scatenare la protesta è l’asse Pd-M5s che la notte scorsa in commissione Giustizia al Senato ha bocciato un emendamento Ncd sulla responsabilità civile dei magistrati. “Consegnerò in giornata”, aveva detto Sacconi, “il mio mandato di capogruppo nelle mani del Presidente del partito Angelino Alfano perché allo stato non mi sento in grado di garantire la necessaria collaborazione tra le forze politiche che sostengono il Governo”. Parole che poi lo stesso senatore si è rimangiato dopo il confronto con il presidente del Consiglio: “Mi ha garantito che non ci saranno altre maggioranze rispetto a quella attuale”, ha riportato Sacconi.

L’episodio che ha fatto allarmare il Nuovo centrodestra riguarda la convergenza notturna tra Pd e 5 Stelle in commissione Giustizia su alcuni contenuti della legge sulla responsabilità civile dei magistrati. “Questa convergenza”, aveva detto Sacconi, “è arrivata poche ore dopo il triste episodio del boicottaggio grillino del libero voto dei parlamentari in aula ed è grave perché mette in discussione il patto di maggioranza. E’ la prima volta di una maggioranza spuria con l’aggravante della materia ad alta sensibilità politica e della rinuncia alla paziente mediazione”.

“Da un lato Pd e grillini non hanno voluto accogliere la proposta sostenuta in primo luogo dal relatore Buemi (PSI) di richiedere una adeguata motivazione quando la sentenza si discosta dalla giurisprudenza della Cassazione. Dall’altro, ed il fatto è ancor più allarmante, Pd e 5 Stelle hanno bocciato insieme un emendamento NCD condiviso dal Governo con il quale si voleva esplicitare che la nuova disciplina sulla responsabilità civile mantiene ferma quella della responsabilità contabile. Il fatto è così grave nel metodo e nel merito che richiede un chiarimento politico nella maggioranza. Per mia parte consegnerò in giornata il mio mandato di capogruppo nelle mani del Presidente del partito Angelino Alfano perché allo stato non mi sento in grado di garantire la necessaria collaborazione tra le forze politiche che sostengono il Governo”, aveva concluso.