Lettere al Direttore Il Foglio 6.11.2014

Categoria: Firme

Lettori controcorrente sulla Germania

e sul povero Obama

1-Al direttore - Poi uno guarda Alfano, e dice: beh, non è che Obama sia messo così male.

Maurizio Crippa

2-Al direttore - Fra Europa e Italia non sempre si può fare il tifo per l’Italia. Meno che mai per quella sorta di diritto alla tortura perpetrato nelle nostre carceri. Quest’anno, per evitare sanzioni, il governo Renzi aveva adottato un decreto legge nel giugno scorso, convertito ad agosto, con cui, grazie a una modifica dell’articolo 35 ter dell’ordinamento penitenziario, si prevedeva un meccanismo di risarcimento della popolazione detenuta in violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Oggi come oggi fra le molteplici perplessità degli uffici di sorveglianza e le molteplici ambiguità della normativa, all’ipocrisia della riforma soltanto annunciata si è aggiunto il cinismo delle cose avvenute. Dalla legge non è scaturito alcun risarcimento monetario e neppure un giorno di liberazione anticipata (per ogni dieci di detenzione patita in condizioni disumane, si era annunciato). E quel che è peggio, nonostante l’eroica instancabile sollecitazione dei Radicali, nessun chiarimento, nessuna iniziativa di alcun tipo è stata adottata dal ministero competente: la sensazione di tanti detenuti e dei loro familiari è che l’Italia abbia giocato a dribblare (cioè, a ingannare) l’Europa. Disumanità un tempo impensabile.

Luigi Compagna

3-Al direttore - Gente che, freddamente, viene bruciata viva per colpa del suo credo (bambini compresi). Gente che, freddamente, viene crocifissa (bambini compresi) per la sua appartenenza religiosa. Gente che, nel XXI secolo, viene venduta (venduta!) schiava (bambine comprese, si parla dai 50 ai 70 euro). Dove sono le prime pagine a effetto? Dove sono i fotoreporter sempre in medias res? Dove il cuore pietoso e compassionevole d’occidente sempre pronto a mobilitarsi e a denunciare infamità? C’è un glamour anche nelle disgrazie e nelle sofferenze. Evidentemente gli abitanti di Gaza City (bambini compresi) lo garantiscono in misura maggiore quando i loro responsabili scatenano insensatamente situazioni di guerra che, per quanto si tenti di limitarli, procurano danni tragici. Dove i reporter corrono a frotte e dove corrono meno rischi.

Antonio Maranca

Sullo sfruttamento mediatico dei bambini morti ammazzati a Gaza sotto le bombe abbiamo detto per tempo cose che avremmo preferito non scrivere mai. Così è ora per ciò di cui i media si disinteressano in assenza del glamour.

4-Al direttore - Meno Gribbels più Salvini ecco come quest’ultimo sta succhiando linfa al primo e si sta prendendo voti grillini, che sia il leader della Lega la tomba di Gribbels?

Roberto Carletti

5-Al direttore - La grettezza degli attacchi alla Germania, il cui scopo è quello (né più né meno) di indurla a gonfiare il proprio deficit di bilancio, è realmente sconcertante se si conoscono un po’ i dati reali dell’economia. La stabilità dell’economia tedesca ha fatto sì che tra il 2008 e il 2009 la Germania abbia agito da “shock absorber”, ossia le sue esportazioni sono diminuite di 160 miliardi di dollari in più di quanto siano diminuite le sue importazioni, facendo pertanto aumentare di altrettanto il proprio contributo alla domanda aggregata globale. Gli Usa, nello stesso periodo, sono stati uno “shock producer” per 420 miliardi di dollari. Se la Germania non avesse avuto un’economia e un bilancio pubblico equilibrati, la sua domanda sarebbe crollata.

Massimo Bassetti

Quando si dice controcorrente.

6-Al direttore - Da presidente di tutti i progressisti e pacifisti del mondo, quelli italiani erano i più beotamente entusiasti, da premio Nobel per la Pace, acronimo di Politicamente adeguato correttamente eccellente, da speranza di Vittorio Zucconi, ad anatra zoppa. Insomma, ce l’ha messa tutta: comprese tonnellate d’onestà. I sofisticati intellettuali liberal, i frequentatori di Martha’s Vineyard, hanno sentenziato che si tratta di un’ondata di populismo. Li ha imbeccati Eugenio?

Moreno Lupi