Isis e «vecchia» Al Qaeda, così l’asse del terrore

Categoria: Firme

rivendica  l’offensiva jihadista contro la Francia Uno dei due terroristi, Said Kouachi, si recò in un campo di addestramento yemenita. Il fratello Cherif venne arrestato già nel 2005 mentre si preparava a partire per la Siria

09/01/2015 MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME

A due giorni dalla strage di Parigi contro il settimanale “Charlie Hebdo” prende corpo la matrice jihadista sunnita. Fonti governative di Washington e Parigi affermano che uno dei due terroristi, Said Kouachi di 34 anni, si è recato in un campo di addestramento yemenita di Al Qaeda nel 2011 prima di tornare in Francia, ricevendo corsi sull’uso di armi leggere e incontrando Anwar al-Awlaki, il capo di “Al Qaeda in Yemen” che aveva più volte invocato l’uccisione dei vignettisti resi di “offese al Profeta Maometto”. L’altro terrorista, Cherif Kouachi di 32 anni venne arrestato in Francia nel 2005 mentre si preparava a partire per la Siria da dove voleva proseguire per l’Iraq e battersi contro gli americani: passò tre anni in prigione e poi venne liberato. 

Sono tracce che suggeriscono un legame dei killer con la “vecchia” Al Qaeda, quella guidata dalle centrali pakistane di Ayman al-Zawahiri, il successore di Osama bin Laden. Ma una rivendicazione della strage arriva da Mosul, la città irachena occupata dallo Stato Islamico (Isis), dove l’imam Abu Saad al-Ansari ha pronunciato un sermone nella moschea affermando: «Abbiamo iniziato con l’operazione in Francia, per la quale ci assumiamo la responsabilità, domani toccherà alla Gran Bretagna, l’America e ad altri, è un messaggio a tutti i Paesi che partecipano alla coalizione internazionale guidata dagli Usa che ha ucciso militanti dello Stato islamico». Sin dalle ore immediatamente seguenti la strage altri portavoce di Isis avevano fatto dichiarazioni simili. 

Le rivendicazioni dello Stato Islamico non sono in contraddizione con le tracce che portano alla “vecchia” Al Qaeda perché le due organizzazioni - divise da un’accesa rivalità - hanno iniziato a cooperare dalla fine di settembre quando Jabhat al-Nusra - espressione di Al Qaeda in Siria - denunciò la coalizione anti-Isis definendola una “guerra contro l’Islam” che richiedeva una “risposta comune”. Da quel momento Al Qaeda e Stato Islamico hanno cessato di combattersi in Siria, iniziando a cooperare contro i nemici comuni anche grazie ad una serie di incontri trilaterali a cui ha partecipato il misterioso gruppo “Khorasan” considerato dall’intelligence Usa la maggiore minaccia alla sicurezza nazionale perché “impegnato a preparare attentati imminenti”. “Khorasan” è il termine che Isis usa per indicare il Pakistan ed ha le sue basi nei territori siriani controllato dallo Stato Islamico.