Grillo, falsario su Twitter?

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Il 54% dei follower di Beppe Grillo su Twitter è «quasi certamente falso». È quanto sembra

emergere da uno studio condotto dal docente dello Iulm e imprenditore Marco Camisani Calzolari, patron della Digital Evaluations (società con base a Londra specializzata nella misurazione del reale valore dei social media per aziende e celebrities).

 La radiografia dell'account di Grillo (@beppe_grillo) è parte di una più ampia ricerca sugli utenti Twitter di partiti e/o leader politici italiani.

 Secondo questa ricerca, degli oltre 600 mila follower del comico genovese (621.855 al 19 luglio, e il tassametro corre), ben 327.373 avrebbero caratteristiche riconducibili a quelle di robot, buoni insomma soltanto per fare numero.

SOLO IL 27% È SICURAMENTE 'UMANO'. Gli umani sicuri sono invece 'solo' 164.751: il 27,4% del totale.

 Il resto è composto per un 6,3% da account protetti, le cui interazioni in altre parole non sono verificabili, e da un 11,6% di provenienza incerta.

«I politici, ancor più delle aziende, hanno bisogno di usare i numeri per mostrare la loro forza in termini di consenso politico. Fa parte dell'arsenale delle tecniche di comunicazione: chi sbandiera consenso, attrae consenso», ha spiegato Camisani Calzolari.

 Il mercato dei robot, ha spiegato Camisani Calzolari nella sua ricerca, è rivolto a chi intende incrementare il numero dei proprio follower, in modo da sponsorizzare e creare consenso intorno al prodotto che vuole vendere.

 Lo studio è stato eseguito prendendo un campione di 20 mila follower, estratti a caso da un algoritmo.

«I risultati sono basati su un algoritmo capace di assegnare punti 'comportamento umano' e punti 'comportamento bot'. Il metodo e l'algoritmo sono stati definiti secondo criteri che personalmente ritengo validi e sostenibili, ma occorre evidenziare che altri ricercatori potrebbero applicare valori diversi ai parametri o utilizzare metodi diversi, ottenendo quindi risultati differenti. I dati evidenziano grandi quantità di presunti bot, o quantomeno utenti non attivi, nel suo profilo», ha spiegato Camisani Calzolari nella ricerca.

FLI: «VERGOGNOSO, INGANNA GLI ITALIANI». Immediate sono arrivate le reazioni della politica. Il deputato di Fli, Deodato Scanderebech, ha colto la palla al balzo: «È grottesco che il leader del M5s, che quotidianamente santifica la rete e i network come fonte di verità, si sia adoperato con false strategie per imbrogliare i naviganti. Dovrebbe vergognarsi, proprio lui che quotidianamente si eleva a paladino della legalità e della trasparenza».

 Giovedì, 19 Luglio 2012 – Lettera 43