Lotta all’evasione ma.. con giudizio

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Con riferimento all’articolo del 24 c.m. qui pubblicato, si dava conto della

collaborazione fra Comuni e Agenzia delle Entrate: operativa in qualche regione e assente in altre. Noi avevamo fatto presente in campagna elettorale che a Conegliano nessuna lista aveva messo nel programma questo problema. Mi ricordano che il problema era stato sollevato dall’opposizione verso la Giunta Maniero ma che il Sindaco Maniero aveva opposto un no. Ora un amico mi fa presente di essere d’accordo sul principio ma che in una situazione economica come quella che stiamo attraversando occorre “giudizio”. In linea di principio siamo d’accordo ma attenzione perché così si accetta per “il bene comune”, si da per fisiologico, una certa percentuale di evasione. Noi non crediamo che in una comunità non possa esistere una fetta fisiologica di evasione fiscale. Non siamo così puritani. Pensiamo che in Italia l’evasione delle industrie, magari in certi settori, sia dovuta al fatto che la distribuzione non acquista se l’industria non pratica la non-fattura. Ricordo che qualche anno fa, in un convegno a Pordenone e presente un Ministro economico, un gruppo di mobilieri faceva presente che per vendere ai grossisti erano costretti anche a non fatturare o sottofatturare. A cascata i clienti comperavano i prodotti risparmiando il 20% dell’Iva. Il che ci porta lontano e ci fa capire che il nostro sistema fiscale  dovrebbe essere modificato all’americana: il privato deduce nella dichiarazione dei redditi i costi sopportati. Problema complesso ora ma presente assieme a tutti gli altri e da mettere in ordine cronologico. Intanto non possiamo non vedere che le ricevute fiscali rilasciate a fronte di acquisti sono aumentate in questi ultimi tempi. Pensiamo anche che questo farà aumentare i prezzi di alcune prestazioni  ma forse aiuterà a diminuire le quote fiscali sui redditi. Se poi pensiamo a tutti quei “furbi” che pur avendo la possibilità di pagare, imbrogliano perfino nelle prestazioni sanitarie, non possiamo non incolpare la nostra mentalità che premia la furbizia nella società, una sorta di rifiuto  dello Stato con le sue leggi e istituzioni , convinzione presente storicamente in modo più eclatante in alcune regioni italiane.  Ma esistenti in tutte. CW 26.7.2012