Casello Santa Lucia, Pontebbana e territorio

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  1. Il Comitato Tutela Paesaggio Veneto contro il casello autostradale di Santa Lucia espone le sue ragioni su Oggi Treviso. 

    Noi esponiamo le nostre per trovare soluzioni da condividere. Ci riusciremo come cittadini lì dove la politica ha fallito? W.Cadorin

    Ambiente da conservare ma da sistemare. Sono d’accordo: il suolo non va più occupato o almeno non con i criteri fin qui adottati. E delle storture esistenti  cosa facciamo? Ognuno si tiene le proprie? La storia insegna che tutti i Comuni  sono corresponsabili dell’aggressione al territorio perpetrata  perché le zone industriali e artigianali facevano comodo per creare posti di lavoro e ricchezza e per le casse dei comuni per poi dare più servizi ai cittadini. In termini recenti c’è stato un altro attacco selvaggio ed è quello delle aree fabbricabili per l’edilizia privata. Ogni Comune ha approfittato della situazione negativa di  uno per fare i propri interessi. Da tutto questo si evince che è mancato un progetto complessivo di area che chiameremo coneglianese condiviso che poteva evitare strozzature in alcuni territori e “verde” e ricchezza per altri. Mentre Conegliano si impegnava a dare strutture per servizi, scolastici e istituzionali e industriali, gli altri Comuni  ne beneficiavano diciamo gratuitamente. Voi parlate e difendete il vostro territorio e noi, Susegana e Conegliano vi diciamo: cosa facciamo del notevole traffico della Pontebbana con alti costi di manutenzione oggi carente, sulla quale viaggiano anche vostri automezzi e quelli pesanti per le industrie che danno lavoro ai cittadini del coneglianese? Una soluzione concordata va trovata e non so se quella del casello a Santa Lucia sia la più idonea. Senza furbizie però. Di certo è che se ci facciamo prendere dall’ideologia dell’ambiente ogni soluzione diventa difficile. Se poi strumentalmente, ci appelliamo al costo dei finanziamenti per sistemare l’area vasta, non si esce più dalla confusione. La politica protezionistica di blindare il  Comune agli interessi degli altri provoca  scontri  e diventa una battaglia fra poveri. Specie se dovesse sorgere un Comitato per la Pontebbana!  Il signore che porta i bambini sul greto del Piave vada un po’ sulla Pontebbana dove passano circa 30.00 automezzi al giorno, notte compresa, sollevando polveri, veleni vari e rumori al limite dell’ammissibile! Diteci cosa devono fare questi umani “pontebbani”’per salvaguardare la loro salute!  Occorre una Consulta dei Sindaci del coneglianese per trovare una, la soluzione possibile, rapida però, ai vari problemi esistenti frutto del modo di governare il territorio in  passato e le cui ragioni vanno storicamente considerate. Se mi è permesso un accostamento  sembra di rivivere la situazione europea attuale: la Germania che fa i suoi affari grazie alle passate decisioni e che gli altri si arrangino, l’importante è che non si tocchi il suo status. Ragioniamoci senza preconcetti e strumentalizzazioni e impegniamoci a trovare la soluzione possibile ai problemi di tutti, perché l’uomo dovrebbe valere ancora un po’ di più dell’ambiente, non vi pare? Fate voi una proposta in positivo. CW, 7.10